mercoledì 30 maggio 2007

Momenti di sano isterismo


Dovevo buttare giù quel nervoso che mi aveva portato la triste vicenda del manzetto G. e della sua nuova scopata scheccosa M.

Ero leggermente isterico. Ma visto che sono solito pensare che è sempre meglio ridere che piangere, ci ho fatto una sana risata sopra.

Da qui sono nati alcuni pensieri stupidi che mi hanno fatto letteralmente quasi pisciare addosso dalle risate (ne risento tutt'ora con un po' di tosse post esilarazione).

Cominciamo dal fatto che ieri sera è sorsa nella mia mente lo strano ricordo di quando (in preda a quel non so che consumato dal mio migliore amico Matteo che gentilmente offrì), disquisii per ben trenta minuti sulla dimostrazione che un triangolo equilatero può avere due angoli retti: non ci crederete, ma tale castroneria sembrava proprio vera!!! Che i professori si siano fatti, a volte qualche cannone di troppo!?!?!

Solitamente dopo questa fase di saccenza, segue quella della demenza: eccoci allora a discutere sulle stranezze dei personaggi Disney. Ad esempio che Minnie è una zoccola: al sud si usa definire zoccola, un topo molto grosso. Quindi Minnie, in quanto roditore dalle grosse dimensioni, seppur topa è comunque una zoccola.

E Pippo? Ci si chiede come mai Pippo non abbia una fidanzata. Paperino ha la sua Paperina, Topolino va per zoccole (purchè tope) e la sua preferita è Minnie. Orazio (cavallo) se la fa ahimè con una vacca, Clarabella. Paperone ha la sua spasimante Brigitta, perfetto esempio di arrampicatrice sociale. Ma Pippo? Ebbene la sua scelta di rimanere single è dettata dall'esigenza di nascondere una sana, ma non certo facile da esternare, abitudine. Ma vi immaginate come potrebbe chiamarsi la fidanzata di Pippo? Il 90% delle persone, almeno qui in Italia dove la battuta avrebbe senso, direbbe "Pippa". Ecco svelato il mistero! Tuttavia, anche i personaggi Disney ci tengono all'immagine, quindi tale personaggio non è mai stato antropomorfizzato, pena il dovere disegnare una fidanzata che fosse una sega...

Ma Pippo è un personaggio poliedrico. Avete presente la miriade di personaggi interpretati da Mr. Goofy? Spaziamo dal suo principale, a Super Pippo (e fare la fidanzata significava esagerare anche coi doppi sensi) e Indiana Pipps, strettamente attaccato alla sua Gippippa (a molti piace farlo in macchina)...

Tralasciando le polemiche derivanti dal fatto che Pippo in quanto cane è possessore di un cane (Pluto) che non è dotato delle stesse "intelligenza" e "capacità", proprio ieri sera sono giunto al verdetto finale che vedeva l'assegnazione di un personaggio famoso italiano allo stesso Mr. Goofy.

Ebbene, il verdetto, secondo la mia passione musicale, è presto divulgato: Tiziano Ferro. Ma avete presente la voce di Pippo? E' l'unica dell'universo Disney che rende davvero calandosi nel personaggio. Soprattutto nella canzone "Ti scatterò una foto", magari con in mezzo qualche assolo del suo personalissimo scat "Youk Youk!!!". Solo Pippo riesce a calarsi alla perfezione in ogni personaggio, con una dose di sdrammaticizzazione che ci aiuta a sopportare le imitazioni.

Oggi giornata pesante: in giro tra Genova e Savona dalle 9 del mattino fino a poco fa'... E da una parte non accettano assegni, dall'altra non accettano il bancoposta. Per finire con la macchinetta dell'autostrada che ti rifiuta una monetina da 20 centesimi giusto perchè quella non gli piace: ne vuole un'altra... magari nuova, lucidata, con teca in radica e cristallo di serie e certificato di garanzia firmato in persona dal presidente della Zecca dello Stato! Ma pigliati 'sta benedetta monetina e non rompere il c...o! Niente... non la prende... Intanto la voce della macchinetta si fa sempre più spazientita, ripetendo ritmicamente la famigerata frase "introdurre il denaro o la tessera". Ora ti ficco la monetina in quel cavolo di cassettino da svuotabudella e te lo caccio per bene in cassa a suon di calci e stantuffate di sturacessi (magari vomita un po'). Così decido di ritirare la monetina ("E se scappassi sfondando la sbarra?") e dargliene un'altra... nulla di speciale, una moneta da 20 centesimi del tutto uguale, anzi più vecchia. Finalmente si alza la sbarra.

Stressante anzicheno'. Se Dio vuole ora me ne vado in palestra a sfogare le mie frustrazioni...

martedì 29 maggio 2007

Il Contatto: tra desiderio e memoria


Ognitanto ci penso su... praticamente tutte le volte che sono in astinenza di materia prima. Eh, si. Non si può pretendere di riuscire a fare sesso tutti i giorni. E quando è un po' che rimani senza, o ti torturi l'animo o ricorri al migliore che tu possa avere mai avuto: te stesso.

Ovviamente ognuno si conosce meglio di chiunque altro. Tuttavia manca una componente importante, credo la più rilevante nel sesso; quella che spinge anche il carcerato etero a cercare il sesso gay nelle prigioni... Il contatto.

Il calore di un bel corpo scolpito, a contatto col tuo... Il respiro che si incrocia col tuo in un musicale sussurro di passione... Quelle gocce che imperlano i nostri corpi in movimento sinuoso e che brillano nella luce soffusa come piccoli diamanti... Il sapore della sua bocca... (il sapore del suo ...... )... Ed infine, al raggiungimento del culmine di questo atto di passione (e a volte, amore): l'aroma mascolino che si confonde con quello della propria pelle. Un qualcosa che lascia un ricordo dolce... ed il desiderio di volere ancora quel contatto.

Eh, si... è una sensazione di benesse, quella che mi discende da tale contatto, che non mi porta alcun pensiero, nel momento. Non penso a nulla, solo non voglio staccarmi... Immagino capiti a chiunque, quando si trova in intimità con una persona con cui sta bene.

In questa giornata uggiosa l'uscire anche solo per una passeggiata non mi sprona molto a muovermi. Piuttosto a coricarmi sul divano, con un buon libro e la solita tisana. Una immagine molto autunnale, se non addirittura invernale. Bello! Considerato che siamo con l'estate alle porte! (o ci siamo già!?!? Ma che giorno è oggi?)

Devo mettere ordine in camera... Qui rischio di non riuscire più ad entrarci... L'altro giorno cercavo la mia carta d'identità: mi serviva per forza, altrimenti con quella faccia da tossico che mi ritrovo su di essa (le foto per i documenti di tale guisa, chissà perchè mi capita di farle ancora nella mia fase rem del mattino) solitamente non me la porto mai dietro!!!

Ebbene... Cerca qui, cerca la, non si trova... In compenso ho trovato una penna che per lo meno ha vent'anni... insolito anche il posto dove l'ho scovata... Nella gamba del letto!!!!

domenica 27 maggio 2007

Mandarsi Al Paese: troppo buono, troppo fesso


Certe persone dovrei proprio cancellarmele dalla testa. Chiudere i contatti definitivamente. Ebbene, visto che sono solito credere che ci sia del buono in tutti, non ci riesco.

D'accordo, sul mio amico di Alessandria forse ci spero ancora qualcosa... E qui sono fesso!


Proprio ieri sera pare che quest'ultimo si sia fatto sentire per chiedermi di parlare col ragazzino che avevo piantato io: voleva scoparselo. C'è da dire: è una settimana che me lo mena dicendomi che gli piacerebbe fare una cosa a tre, magari con me e proprio il pivello... Ribadisco, come ho fatto appunto con G (Alessandria): piuttosto che M. (pivello), preferisco una donna. Almeno è una femmina vera!

Così G. da una parte mi contatta per dirmi che vorrebbe incontrarlo, ma M. non vuole. Mi chiede perciò di parlarci io....


IO!?!?!? Proprio a me lo devi chiedere???? Io che sto facendo di tutto per non pensare a te dovrei intortarti quell'ossessivo??? A che pro? Per una scopata? Se ti volessi male lo farei volentieri, sapendo che ti si appiccicherà come una piovra...

Ma sono troppo buono.

Così quando mi ha contattato M. dicendomi che G. voleva incontrarlo, ma lui non sapeva se accettare, ho detto al pivello (con la merda al cervello) come sarebbero state le cose: vuoi una storia con G.? Scordatelo, G. vuole solo una scopata. Ti basta anche solo quello? Allora incontratelo e non spaccarmi più i maroni!!!


M. accetta di vederlo (con varie consolazioni da parte sua sul fatto che vedeva che ci rimanevo male - crepa di emorroidi stronza!) e di ciò me ne mette al corrente anche G. con molti ringraziamenti...

Anche con lui non sono stato proprio carino... Ma ero esausto, mi sono sentito preso per i fondelli, e stressato da due che in fondo hanno sempre bisogno del mediatore anche per una scopata... Ormai non basta neanche messenger!


Cioè... Io in fondo ammetto di esserci rimasto male, ma un amico intimo io ce l'ho attualmente e lo trovo una persona davvero squisita!

Il tutto si ricollega a quello che vi raccontai nei post precedenti...

Ho una situazione abbastanza complicata: una bella matassa da sbrogliare! Devo mettere ordine alle mie idee o rischio di perdermi nell'intrico di casini in cui inevitabilmente mi caccio...


Oggi mi scoppia la testa... Si è fatta viva pure la mia ex... Mah... chissà, magari una scappatella ci sta... giusto per volare via, almeno per una sera, da questo mondo così difficile e complicato.

Se solo la gente coinvolta cercasse di renderlo più semplice, ci peserebbe di meno...

venerdì 25 maggio 2007

Crearsi una sana routine


Devo imparare a farci l'abitudine. Il mio nuovo amico non è sempre disponibile, mi sa che dovrò limitarmi a vederlo una volta la settimana... Poco male, va bene, mi concentrerò meglio sul mio lavoro e sullo studio. Finalmente sto raggiungendo un certo equilibrio.


Rimane un problema di fondo: quando uno ti dice che non vuole una botta e via, ma poi aggiunge che in futuro vorrà mettere su famiglia, cosa dovrei pensare? Ad una vita da amante segreto???


E la sua di vita? Una vita da represso? Rabbrividisco all'idea...


Prima stiamo insieme, sembri felice, mi abbracci, mi coccoli... poi, il giorno dopo, mi chiedi se ti faccio conoscere una bella tipa... Ma te ne presento quante ne vuoi... solo che a questo punto dipenderà da te: sei gaio nell'animo, vediamo se ti senti veramente di intraprendere una relazione menzognera con una ragazza... Se vuoi te la presento, ma poi io mi siedo e mi godo lo spettacolo: panchina, pop corn, coca cola...




Ragazzi è frustrante però: due lavori e un tipo che vedi solo una volta la settimana. Ci sono situazioni peggiori e me ne rendo conto. Pensiamola così: io per tutta la settimana do il massimo col lavoro e lo studio. Faccio le mie commissioni, vado in palestra ad allenarmi. Poi al fine settimana mi concedo il premio: lui!




In una ottica del genere l'ottimismo la fa da padrone!!! Bene bene bene... Quasi quasi mi torna il sorriso... Devo solo non pensare allo stato repressivo del mio amico...


Insomma, non si può volere tutto dalla vita! Oddio, si, si può volere tutto, ma non puoi ottenerlo... L'unica certezza che ho, per ora, sul mio nuovo amico è che vuole l'esclusiva (nel senso che mi vuole per se). Questo mi va molto bene. Devo solo riuscire a toccare i tasti giusti per fare in modo che non possa fare a meno di me. No, no, non posso fare una cosa del genere!!! Mi conosco, l'ho già fatto altre volte per poi mollare le prede così... come una maglietta che si getta nel cesto della biancheria da lavare... (non mi veniva un paragone più carino: sto lavorando e sto scrivendo questo blog a rate).




sabato 19 maggio 2007

La fortuna è sempre dietro l'angolo


Dopotutto il signore ascolta sempre le voci dei suoi angeli, anche quando non sono proprio degli angeli "canonici"...


Infatti fino al post precedente mi disperavo alla ricerca di un ragazzo che fosse il più coetaneo possibile, carino, maschile...

Ora mi chiedo: cosa posso volere di più dalla vita se non una relazione di amicizia, intesa, complicità e tenerezza, con un ragazzo nascosto, bello, fisicato, maschile, ma soprattutto... vicino casa?

Mi direte: nulla! In questo caso avrei già tutto!!!! Infatti da un paio di giorni è così... E spero proprio di potere continuare con lui tranquillamente perchè di farmi dello stress per incontrare persone più lontane... stop.


Il mondo gay è come un grosso portierato. Sono tutti portinai.

Prendiamo il mio amichetto di Alessandria, lo stesso che mi presentò quel ragazzino che ho appena piantato. Giusto ieri mi chiese come andava. Io ovviamente gli risposi che lo avevo appena mollato con una "bugia bianca" (dire in faccia al ragazzino che era troppo piccolo, ossessivo ed effeminato, mi sembrava veramente cattivo).

Sono stupido. E anche molto ingenuo. Ma allo stesso tempo forte di una notizia che ben mi faceva felice di essermi liberato di quella piccola piattola...

Insomma al mio amico di Alessandria ho raccontato anche la verità. Ovviamente avendomi fatto conoscere lui il ragazzino, ha parlato con quest'ultimo dicendogli tutto... E quindi questo è venuto a farmi la scenata via chat.


Vabbè, basta, chiusa parentesi infelice... anche se secondo le previsioni del mio meteorologo personale, dopo tre giorni, il bambino resuscita e torna come il figliuol prodigo a chiedere perdono... Cavoli suoi! Qui siamo sulla terra, non sull'Eden, e nessuno al di fuori del perfettissimo è riuscito a ripetere il famoso gioco di prestigio "Dopo tre giorni è resuscitato secondo le scritture". Scritture che sa leggere solo lui! Io ho provato a leggere le istruzioni per questo giochetto, ma ho studiato inglese e spiaccico due parole di portoghese, l'aramaico l'ho proprio perso...


Ora ho trovato un partner ideale, posso passare le mie giornate tranquille che c'è una persona non ossessiva che però mi pensa. Bene sono soddisfatto, ho avuto proprio un bel colpo di culo!!! (si dice così no!?!?)

giovedì 17 maggio 2007

Una Canzone


Una Canzone, per chi non ce la fa più

Un'emozione, che mi butta giù

Che mi prende che mi ruba

Una canzone anche per te

e per quello che non c'è.

Per chi ha un sogno a metà e per chi non ha niente

Una canzone se la vuoi, sia che resti o te ne vai

Per un giorno che brucia nelle mani

E per oggi e per domani canterò....


Ecco.

"anche stamattina è mattina, se io potessi quasi non mi alzerei... E questo giorno lo so, si nascondava da un po' in agguato tra i sogni miei..."

Mina ne ha dette tante... e questa oggi fa un po' al caso mio.

Piattume, piattume nella mia vita di tutti i giorni, fatta, come un po' per tutti, di lavoro, commissioni, bollette e quanto succede ogni dì. E ogni giorno fila allo stesso modo, cosci che il giorno dopo sarà uguale, anche se si spera in un cambiamento, una ventata di novità.

E io sempre qui, tra una pausa e l'altra a cercare qualcuno. Non l'amore, non la carne, ma soprattutto un amico speciale... Ok, la carne è al secondo posto subito dopo!!!

Ma non mi sembra di chiedere tanto... Sono carino, cerco un ragazzo carino, con un bel fisico, maschile e soprattutto simpatico e mica ossessivo come l'ultimo della serie: mi ha visto una sera sola, tra noi c'è stato solo un bacio e già mi ossessiona con una miriade di messaggi tipo "ti penso" e "non vedo l'ora di rivederti". Può bastarne uno al giorno, ma 10!!!!! Ansia e ossessione mi fanno solo fuggire.

M.X. non si sente spesso, lavora tutti i giorni e ha poco tempo libero. Poco male sono nella stessa situazione. Tutti lontani, poi, difficile incastrare un appuntamento tra i miei impegni ed i loro...

Io fatico a farcela... tiro avanti con forti dosi di caffeina e ottimismo. Ma ci pensate? Beh, se capitate qui sappiate che cerco dai 23 ai 30 carini, versatili (democrazia anche nel sesso è il mio motto), che non cercano subito un legame ma che vorrebbero divertirsi un po'... Ah, dimenticavo, maschili!!!! Se volessi una donna, andrei con una donna non pensate?

Si, ok, sono un po' acido oggi, ma non mi sembra di chiedere tanto dalla vita! Non cerco mica lo strafigo ricco!!! Certo, neanche uno a cui dovere prestare i soldi... un ragazzo indipendente, come me...

Continuo ad ampliare la mia dose di contatti, spero prima o poi di trovare un amico con cui intrattenere una sana consuetudine... E' vero che non ho problemi a beccare, ma trovare quello giusto è ben più arduo che farsela dare da una ragazza. E poi ora che vado coi ragazzi, becco anche le ragazze... seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee come no!?!? Io voglio un bel corpo maschile, tonico, forte, maschio!!!!


L'altra sera ho avuto a che dire col mio amichetto di Alessandria. Insomma ci ho provato, me lo sono giocato e, ora che una storia non mi interessa, sarà arduo conquistarsi da lui una sana serata tra i piaceri della carne...


Fino a ieri mattina ero a Milano... Avrei voluto incontrare il mio amico fotografo, ma ci siamo ritrovati pieni di impegni ed è saltato tutto... Uffaaaaaaaaa! Vabbè, pazienza, tornerò su poi. Peccato più che altro perchè non era per sesso (anche se questa intenzione era ben condivisa da tutti e due), ma più che altro per conoscere di persona una Bella Persona!


Siamo tutti in attesa della così detta "nuova buona nuova". Passiamo i nostri giorni chi alla ricerca e chi alla semplice attesa dell'occasione d'oro. E poi dicendosi "carpe diem", cerchiamo di cogliere la palla al balzo. Che dire!?!? C'è chi la coglie e chi, vivendo con la testa tra le nuvole (ma io in quanto angelo sono abituato), perde l'occasione.

domenica 13 maggio 2007

Family Day: Esame di Maturità.



In questi giorni la questione del “Family Day” mi ha fatto pensare un po’ di cose.
E giungo quindi ad una serie non di conclusioni, ma di riflessioni che mi piacerebbe porvi per invitarvi a riflettere su alcuni punti, senza però fomentare discussioni etiche, politiche o religiose. Prendiamola come una specie di “per informazione”.
La crescente critica nei confronti dei Di.Co. promossa in primis dalla chiesa cattolica, e l’isterismo che ha portato una certa ondata di omofobia in Italia, più di quanta non ce ne fosse già, non sembra tenere conto della natura, a mio avviso, esclusivamente giuridica di tali patti e la serie di diritti tutelanti che assicurano alle così dette “coppie di fatto”. E per specificare vorrei anche ricordare che le coppie che in tal caso verrebbero tutelate nei Di.Co. non sono tutte omosessuali. Chissà perché noi gay finiamo sempre per essere eletti a capro espiatorio delle rivendicazioni a cui va contro la Chiesa.
Non muovo una critica nei confronti della Chiesa Cattolica in quanto non sono a valutarne l’ipocrisia che in essa regna riguardo alla già tanto discussa questione dei preti pedofili o generalmente dei prelati gay. Sono anzi ad affermare che la chiesa cattolica è libera di avere i suoi principi, e ognuno al mondo è libero di avere la sua religione, quindi di aderire o no al cattolicesimo, come al buddhismo (per citarne due diverse). Però queste iniziative sociali sono uno strumento emanato dalla politica e voluto dal popolo (in maggioranza o no). E la politica, in genere, è proprio lo strumento attraverso cui il popolo si governa, tutelando i propri diritti al fine di una civile convivenza. Non capisco come si possa permettere che la chiesa abbia così tanta influenza sulla politica. Certo mi rendo conto che essendo un paese cattolico, l’Italia, ha un grosso handicap che porta spesso una certa omofobia a causa della quale, lo vediamo tutti, non è facile vivere la propria situazione gaia nel paese.
D’altra parte però vorrei anche precisare due cose. Quando si giunge ad uno scontro, la colpa non è sempre e solo di una parte o dell’altra. Quindi, come la società, influenzata dalla invadente presenza (spesso e volentieri politica) della Chiesa, pecca di omofobia, dall’altra troviamo un mondo gaio che mal si presenta agli occhi del resto della civiltà.
Ho avuto modo di parlare con una serie di ragazzi gay, che hanno affermato come, in Italia, il mondo gay sia rappresentato esclusivamente con una connotazione, come dire!? Circense. In televisione il mondo gaio è spesso rappresentato da personaggi, mi permetto di definire (anche se non in modo propriamente rispettoso) “checche”, spesso dai modi isterici, maligni, infidi, falsi. Ho conosciuto alcuni ragazzi gay, molto effeminati, con modi decisamente identici a quelli sopra descritti. Non tutti i gay di quella fattezza sono così. La maggior parte pare invece (e purtroppo) così. Peccato. La maggior parte dei ragazzi gay sono semplici maschi, dal comportamento quasi esclusivamente maschile che hanno come unica differenza dai maschi etero, l’attrazione per ragazzi dello stesso sesso. Tutto qui. Ecco quello che mi sento dire spesso. Ecco quello che non appare agli occhi della società.
Altro madornale errore, fatto dalla televisione, è confondere i travestiti e i transessuali, come gay. Non sono gay. Perdonatemi se sembrerò razzista o emarginante, ma il travestitismo e soprattutto il transessualismo denotano una malattia. Sono persone malate che invece di essere aiutate e comprese (soprattutto comprese) sono ridicolizzate attraverso i mass media. Travestiti e transessuali che prepotentemente si mostrano come per dimostrare che anche loro hanno diritto di vivere a pari diritti, ma che, ascoltando le persone in giro, non ottengono altro che derisione. Secondo me si pongono in modo sbagliato.
Rimanendo nella disquisizione sui Di.Co, sono dell’idea che, come detto prima, trattandosi di cose che non dovrebbero riguardare la morale religiosa, fondandosi sul sociale e su ciò che la promulgazione di una disciplina di tale calibro può essere influenzato nella nostra società, il mondo gay sbaglia ancora su un punto in particolare. La possibilità di avere figli all’interno della coppia (e quindi di formare una famiglia “completa”)
Ora, lo sappiamo tutti che è meglio che un bambino viva la sua infanzia in modo felice preferibilmente adottato da una coppia che sappia dargli amore ed educazione, piuttosto che farlo crescere in un istituto. E sappiamo anche che un bambino non diventa per forza gay, se i suoi genitori sono gay. Essere gay non significa avere una malattia, tantomeno trasmissibile.
Quello che va valutato è invece il risultato che una scelta di questo tipo può riversarsi sul bambino adottato. L’infanzia e la critica adolescenza che dovrebbe vivere continuamente preso in giro dal resto della società. Deriso perché i suoi genitori sono gay, a sua volta condannato per ignoranza della civiltà a divenire gay, e quindi, nella maggioranza dei casi che si prospetterebbero, un bambino emarginato.
In conclusione penso che la società in genere non sia ancora matura per accettare l’omosessualità come una cosa normale e integrabile di diritto. E non c’è legge che tenga.
D’altra parte però la società gay non è ancora matura per potere rivendicare quella serie di diritti sopra accennati.
Come la vedo io? Come dovrei vederla?!? Preferisco vivere la mia vita (per ora con discrezione) sperando un giorno di potere trovare un ragazzo da amare e con cui camminare assieme sul sentiero della vita. Se ci sarà la possibilità di dare tutela giuridica al rapporto di convivenza, ben venga. Non avrò figli, a meno a che non mi salti in testa di sposare una donna e vivere la mia vita da represso. Va bene così. Basta volere bene e vivere nella correttezza. Poi non c’è religione che tenga. Se lassù c’è qualcuno (e io sono convinto che c’è), essendo l’unico essere perfetto, sarà sua incombenza giudicare i nostri destini. Non credo che brucerò all’inferno per avere voluto bene ad una persona solo perché è un libro antico che lo dice. La verità non è quaggiù, ma lassù… e finchè vivremo non ci sarà concesso di sapere. Tanto vale vivere la nostra vita nel migliore dei modi.

martedì 8 maggio 2007

Ognuno A Modo Suo


Ognuno è fatto a modo suo... Io combino un sacco di casini.

Bene, cominciamo col dire che, essendomi affacciato da poco nel gaio panorama delle bellezze del sesso tra maschi, ritengo sia opportuno farsi le proprie esperienze incontrando persone, facendo sesso etc...


Il punto è che mi sento in difetto rispetto la buona parte delle persone. Forse proprio perchè prima ho vissuto come etero che sono abituato a pensare il sesso come qualcosa all'interno di una relazione. Mi piacerebbe concepirlo come divertimento, ma mi risulta difficile.

Questo quindi mi sta portando a cercare la reclusione in una relazione con un ragazzo, possibilmente coetaneo, carino, vitale e naturalmente nascosto come me.

Ma, d'altra parte, la mia innata voglia di evasione fa si che mi cacci sempre in vari pasticci. Ecco l'esempio più eclatante: sono ricercato continuamente da più persone. Il fatto è che se le avessi conosciute soltanto, magari a quest'ora si trastullerebbero con altre persone senza fare affidamento su di me. Va sottolineato che nel mondo gay, il sesso, è la cosa principale che si ricerca, inutile negarlo... Poi il mio grosso difetto (ma guarda.... un'altro grosso difetto... eh, va beh... ne sono pieno) è che basta farmi qualche complimento che mi sciolgo subito. Eh, si! Sono proprio suscettibile ai complimenti e per questo che Matteo una sera è arrivato a dire di darmi una regolata, altrimenti faccio prima a scrivermi in fronte "Fatebenefratelli"!!!

E non so se sia proprio così oppure si tratta solo di essere una persona che va al di la dell'aspetto per vedere dentro il loro animo. E devo dire che finora ho conosciuto una serie di persone rivelatesi veramente squisite. Ovvio, poi, ognuno ha i suoi difetti.


Prendiamo il mio amichetto di Alessandria per esempio: un ragazzo (30enne) davvero carino, fisicato (si sa: i sardi mi fanno sangue e alcuni sono proprio dei bei manzetti), bacia da dio e tutto il resto che si può immaginare. Ebbene, la prima sera che ci siamo visti sembrava fosse davvero contento di avermi conosciuto, dicendomi inoltre che mi avrebbe sicuramente voluto rivedere... E così una settimana dopo mi sono recato io stesso da lui. Che dolce, ha voluto mettere in pratica pure un desiderio che aveva da tempo voglia di realizzare (non scendo nei particolari e lo faccio per la salvaguardia dei vostri schermi... :-P). Dico, per scegliere di realizzarlo con me, vuol dire che si trovava ben a suo agio. Dopo la sessione "Tha Business" svoltasi un po' ovunque in casa sua, ecco che, una volta venuti tutti e due (io ho una durata mediamente il doppio della media - ergo lui è venuto due twice), il manzetto si alza, si riveste e si mette davanti al computer a chattare.

!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?

Cioè!?!?!?!?!?

Non capisco....

Una coccola? Qualche bacio? Va beh, almeno due parole!!! Nulla.

Così per i primi minuti guardavo la televisione (in posa scultorea sul suo divano in attesa magari che mi notasse);

Dopo mezz'ora, stavo riassettando il divano, ordinavo la sala, rimettevo a posto il tappeto.

Dopo un'ora decisi di rivestirmi e di andarmene.

Dico: sei un bel ragazzo che ha incontrato un ragazzo bello, con un fisico bello tonico, due chiappe che ti piace palpare e mordicchiare (sul serio! gli piacciono davvero le mie chiappette)... che bacia bene, che te lo s-----a da dio, che ti fa venire due volte, ma soprattutto che gli piaci (e ho gusti abbastanza difficili) ed è sempre pronto a dedicarti tutte le attenzioni che vuoi e tu???? ti svuoti le palle e non lo caghi minimamente?

Ok...Ok... me ne vado.

E proprio sul punto di andarmene, lui mi ritira dentro per donarmi un bacio appassionato e dolce, come se fossimo dei perfetti fidanzatini. Ovviamente mi ha detto che mi vuole rivedere e stare con me: è più di un mese che non lo sento.


Dall'altra parte capita di trovare gente più navigata (e datata) che anche se a fin di bene (e questo lo intuisco perchè mi accorgo delle persone serie e so distinguerle dai saputelli) non perdono l'occasione di snocciolarti una miriade di norme di comportamento a letto. Norme di sicurezza di cui ho fatto tesoro (cose che dovreste sapere tutti) e per le quali ringrazio tantissimo questo personaggio che in fin dei conti è decisamente importante, anche se ultimamente lo evito un po' per evitare un affezionamento pericoloso...

Però dico: io fumo, come molti del resto. Sigarette, ovvio... a parte il gusto di fumo la mia bocca è sempre pulita, mi lavo i denti regolarmente, non ho l'alito cattivo (a parte dopo la peperonata)... Siamo nudi, nel letto, ci baciamo già da un po'... ad un certo punto si ferma, apre un cassettino e mi ficca in bocca delle caramelle. Buone per carità.... Ma santo cielo!!!! Ora ti lamenti? Non potevi dirmelo subito? Non mi baciavi dall'inizio e finiva li. Poi mi lecchi il culo e pretendi di venirmi a baciare col sapore dell'ano in bocca? Ma stai scherzando? Ragazzi, sarò un po' così... difficile, ma a me quel buco in fin dei conti non mi da niente... il piacere me lo devo inventare e anche li l'unica volta che l'ho dato (oltre a quella per provare) era per fare piacere al mio partner... Come vedete, sono sempre proiettato verso gli altri, non penso mai un po' a me... Mi chiedono a volte: "dai, dimmi quali sono i tuoi desideri più perversi... Dimmi cosa vuoi che ti soddisfo". Sono affermazioni che mi fanno sentire non so... "sporco". Mi bloccano.


Quindi come potete vedere ognuno è fatto a modo suo. Le persone sopra citate sono fantastiche persone, ma come tutti hanno dei difettucci. Io, poi, non parliamone va'...
A proposito di alito cattivo... Questo è alito cattivo, mica una innocente sigaretta (che tra l'altro concedetemela!!! Era l'unica della giornata!!!)

sabato 5 maggio 2007

Star Bene e Star Male: finzioni e realtà del rapportarsi con l'esterno



Oggi sono decisamente giù di morale. Un po’ è il tempo, uggioso, freddo, per niente primaverile... Ma la verità è che al di fuori di tutto, sotto sotto, non sono felice. Una persona chiunque potrebbe chiedermi: “cosa ti manca?”. In effetti, materialmente nulla. Vivo con i miei genitori in una bella casa, mangio bene, vesto bene (anche se non posso permettermi vestiti griffati), ho sempre una macchina o lo scooter a disposizione... Anche se non lavoro, i miei genitori mi passano ognitanto qualcosa.
Eppure qualcosa mi manca... Mi dico: “Ok, ho capito di essere gay e questo è un bel problema perchè al giorno d’oggi, non potendo vivere liberamente la mia condizione (almeno qui in Italia), mi sento, per ora, costretto a nascondermi. Per ogni persona che incontro c’è una menzogna che racconto ai miei genitori, ai miei amici (tranne Matteo che è l’unico a sapere di me: siamo tutti e due gay e siamo migliori amici).”
E’ questo peso, la menzogna, una cosa che in genere non mi appartiene. Solitamente sono un libro aperto, non so mentire e questo mi fa paura perchè prima o poi la verità viene a galla e allora? Come reagiranno gli altri? La mia paura più grande è quella di rimanere solo...
L’uomo è l’animale sociale per eccellenza. A qualsiasi uomo, che lo dia a vedere oppure no, la solitudine pesa. E ad uno come me, che costruisce (ecco uno dei miei grandi errori) la propria vita in funzione degli amici, dell’amicizia, il rimanere solo pesa anche nelle piccole cose. Torno a casa, sono solo, non mangio... non provo neanche lo stimolo della fame.
Se prima ho avuto un sacco di problemi per via dei miei complessi sulla mia condizione di omosessuale e la paura di essere scoperti che mi attanaglia ancora, oggi posso dire di avere accettato la mia condizione. Con serenità pare... Ma questo è quello che do a vedere a chi mi conosce (Matteo e coloro con cui sono stato a letto). Come tutti, si indossa una maschera. Io indosso quella della serenità. La tempesta è dentro e difficilmente la lascio esplodere perchè mi rendo conto che agli altri non interessa: sono già presi dai loro problemi che non è giusto che si facciano carico dei miei. Come d’altronde non è neanche giusto che io li esterni per delegare agli altri la soluzione di questi che spetterebbe a me. Altrimenti che crescita ne otterrei?
Ok. Mi si dice che quando si parla, in generale, di cose futili, sono abbastanza logorroico. Quando mi si chiede che cosa voglio fare nella mia vita divento muto. Ho 23 anni e sarebbe ora di fissarsi un obbiettivo da raggiungere. Invece in questo ultimo anno ho interrotto gli studi, buttandomi su altre cose che in realtà non mi piacciono. Ascolto troppo il parere degli altri. L’ho sempre fatto (ecco un’altro mio difetto). Quando mi dissero di andare a fare un istituto tecnico, io seguii il consiglio di un amico di famiglia ad iscrivermi al liceo scientifico. E furono non 5 bensì sei (perchè fui bocciato in prima) anni d’inferno. Ce la feci, devo dire. Sono abbastanza versatile. Poi fu il momento di scegliere l’università. Di matematica non capisco una mazza e con il mio corso di studi giusto Giurisprudenza potevo scegliere.
“Ti sai vendere” mi viene continuamente detto in famiglia “ma a volte sei solo un bluf”. E questo fa male, fa male davvero!!! Loro non sanno la confusione che ho in testa, sono troppo buono per ribellarmi subito e l’unica cosa che mi rimane è fallire apposta. Tanto non funziona neanche così... salta sempre fuori la verità.
Ok, allora facciamo così. Io non dico più nulla. E’ già un po’ che ho adottato questa politica. Il pezzo di carta bollata con l’intestazione dell’università è una cosa che serve oggigiorno. Bene per me se finisco gli studi, ma a modo mio. E’ per questo che ho deciso finalmente di cambiare corso. Nel frattempo mi rassegnerò (siamo abituati) allo studio, una vita fatta di meno uscite con gli amici. Posso sempre vedere qualcuno il fine settimana.
Credo che sia la cosa giusta da fare. La vita è fatta di sacrifici ed è ora di farne qualcuno. Non appena riapriranno le iscrizioni all’università, mi riiscriverò. Cambierò facoltà, finirò il corso di studi e cercherò un lavoro al di fuori della famiglia.
Lavorare col proprio padre io lo trovo frustrante. Un padre che delega. Anche la singola telefonata che non mi riguarda, chissà come, richiede che sia io a digitare il numero e passargli la cornetta. Un padre che mi attacca perchè non faccio abbastanza, ma che, quando c’è da lavorare, si mette davanti al computer a giocare al solitario. Dirgli queste cose no? No. Si offende e diventa cattivo. Trovarsi un padre, quando non sei ancora indipendente, che può darti contro su tutto e metterti i bastoni tra le ruote in ogni tua iniziativa è pericoloso. Meglio cercare di aggirarlo, costruirsi piano piano una vita parallela ma solida e poi, una volta sicuro, cambiare binario.
La volontà c’è. Devo solo pensare un po’ più a me stesso, concentrarmi, perdere interesse per tutte le distrazioni che mi si presentano. Caffè, tanto caffè, energia, cibo... no, dai, non troppo. Palestra. La mia sempre fedele valvola di sfogo.

venerdì 4 maggio 2007

Come va oggi

Piove... la, dietro la finestra, piove... piove...
Sopra quel tetto rosso e spaccato, sopra quel fieno tagliato...
Sopra quei campi piove...

Questo è quello che mi cantavo giusto poco fa, nella solitudine del mio lavoro... Oggi incassi pari a zero, ma d'altronde con la pioggia c'è poco da fare... La pioggia, il cielo carico di plumbee nubi, il freddo che portano fuori e dentro... Se solo avessi potuto, a quest'ora sarei con M.x. a coccolarmi sul divano con una bella tisana (in fondo ho un pizzico di animo new age) e qualche candela a scaldare l'atmosfera...

Qualche cuscino per terra, sul tappeto, davanti al camino acceso (anche se siamo quasi in estate) e poi... beh, dai, ora non raccontiamo film porno!!!

"I'm a perky little pornstar from Skokie Illinois
My mother doesn't like my job a all.
If I had to go to work, sexuality is a perk
But she said is just as far as I could fall..."


Quando poi mi atteggio da personaggio importante, magari sono nella mia piena fase gaia e mi sento al massimo del sexy, canticchio questo brano dal musical Naked Boys Singing... Matteo credo che l'abbia imparata a memoria solo per le volte che gliel'ho cantata!!!

Eh si... ognitanto è così... ma credo lo sia per tutti. Ci sono momenti che ci guardiamo allo specchio e cominciamo a vedere solo i nostri difetti... ci vediamo brutti e il solo riflesso dello specchio è una cosa che ci da fastidio... Altre volte invece ci vediamo belli, e allora da quello specchio fatichiamo a staccarci. Io sono spesso così. Adoro me stesso, mi sento benissimo col mio fisico, e faccio di tutto per mantenerlo tonico e sexy, palpabile (come dice Matte)... Il tutto anche se non sono strafigo. Ho delle belle mani, questo va detto, oltre il resto che... beh... chiedetelo a chi è stato con me eh eh eh...

Piove ancora... La mia migliore amica sarà a casa a cozzarsi coi suoi cani, Matteo sarà al lavoro oppure dal suo tipo (difficile che stia a casa). M.x. esce con i suoi amici etero. Non ho amici a cui dedicarmi stasera... Poco male, mi dedicherò a me stesso. Una bella tisana, un buon libro, e mi fiondo sotto le coperte calde a sognare...

Come accadde...


Dovevo decidermi. O continuavo a farmi seghe mentali (e non) fantasticando sul sesso gay, o mi decidevo una volta per tutte a prendere in mano la situazione e gestirla di polso (ma che cattivello con 'sti doppi sensi eh?). Quindi mi iscrissi ad una community, di quelle non troppo in vista e pubblicando solamente foto parziali di me di modo da non essere perfettamente riconoscibile (conosco gente infame che essendosi già scoperta, non si fa scrupolo di sputtanare gli altri).
I primi contatti non furono dei migliori... non volevo semplicemente una scopata. Volevo trovare una persona che potesse diventare anche un amico, qualcuno con cui parlare e divertirsi. Volevo incontrare una persona, non un pezzo di carne...
Uno dei miei primi contatti fu un ragazzo a mio avviso molto carino, ma piuttosto strambo: se gli offrivo il mio "ass", lui allora poteva anche muovere le chiappe per incontrarmi. Se d'altro canto gli offrivo, per cominciare, una serata in compagnia, in discrezione ovviamente (visto che è fidanzato con una tipa), magari davanti ad una bella birra. Era giusto un modo per conoscere innanzitutto la persona, instaurare una certa complicità e intesa, prima di darsi. Sarebbe stato solmente uno "svuotamento di palle". Ebbene Nich ha sempre rifiutato questa offerta. A suo dire, per parlare semplicemente, potevamo farlo anche attraverso la chat.
Che dire!?!? Sinceramente preferisco una conoscenza reale. Tuttavia, come mi disse anche Matteo (il mio migliore amico), il mondo gay purtroppo è fatto da molte persone che cercano prevalentemente solo sesso. E devo dire che, in teoria, personalmente non vedevo anche io l'ora di avere tra le mani (e non solo) un bel ragazzo arrapato.
Quindi mi feci ancora più deciso. Il secondo contatto fu di Federico. Lui si che fu deciso. Come mi propose di vederci, io accettai e fissai appuntamento per la stessa sera...

AAAAAAAAAAAARGH!!!! I ripensamenti giungono sempre 5 minuti prima del dunque. Penso sia capitato a molti di voi... E così, cinque minuti prima di incontrarlo ero già tentato di fuggire.
No! Dovevo rimanere, oramai la mia decisione era presa. Eccolo! Bello traquillo, mi veniva incontro mentre io mi nascondevo nel cappuccio del cappotto. Beh, dai, non male...
Devo dire che era abbastanza navigato perchè sapeva, in queste situazioni, mettere le persone a proprio agio.
Dopo una bella birretta ecco che decidiamo di andare a "fare un giro"(si, va beh... si dice così). Ovviamente eravamo alla ricerca di un posto d'imbosco... Uno paricolare mi rimase impresso.
Una spianata sotto le stelle. Un luogo che avevo scoperto una volta quando cercai di pedinare un amico di Milano che vi si recò per visita fotografica...
Giunti sul posto, mi chiese se avevo problemi a baciare: li per lì risposi no (tra l'altro sinceramente: io adoro baciare)... poi capii come funzionava la solfa.

Beh, non sto certo a raccontarvi che dopo dieci minuti ci eravamo spogliati e che quando finalmente vidi il suo sesso non mi feci scrupolo ad assaggiarne le forme e la sua maschile consistenza... non esitai, mi diedi da fare sul suo sesso con un risultato davvero per me inaspettato: non immginavo di essere così bravo. E quando dissi a Federico che era la mia prima volta, stentò a crederci...
Certo non posso dire lo stesso. E non posso neanche giudicare le sue prestazioni perchè io per primo non sapevo bene cosa avevo... Ma non godevo granchè... non me lo sentivo neanche succhiare, nonostante Fede si desse da fare e, mi pare, molto bene... Guardavo l'ora...
"Che stronzo che sono" pensavo...
Questa fu la mia prima esperienza... Soddisfacente anzicheno.
Ovviamente tutto ciò ebbe il suo seguito.

Marzo: l'avverarsi di una profezia.


Dopotutto era stato profetizzato.

Avrei dovuto vedere nel mio migliore amico, un forte cambiamento, l'arrivo dell'Armageddon. Non ce ne sarebbe stato più per nessuno, si sarebbero stravolte le vite di tutti...

La prima cosa a cui pensai fu: "Cavoli, ma in che setta è finito!?!? In quale maledetto circolo perverso si è cacciato con quei suoi nuovi amici che, tra l'altro, non mi ha mai presentato?". Confesso di essermi veramente preoccupato. Ed il fatto di essere proiettato sempre verso gli amici, anche con disinteresse e, a volte, a detrimento di me stesso, mi portò molto stress. Oltre a preoccuparmi del mio migliore amico che si cacciava nei guai (almeno... questo pensavo), dovevo pensare, o meglio, non ne potevo fare a meno, alla mia condizione gaia ancora per poco repressa.


Ecco che una sera di Marzo il mio migliore amico, esausto e preoccupato per se, mi confida una cosina... giusto un nonulla: è gay.

Dico: in cinque anni di conoscenza e più, scemo come sono, non me la sono mai data, a dispetto della mia migliore amica che, senza saperlo e senza conoscerlo bene, tutt'ora ne è convinta.

Ovvio che non mi ha mai detto nulla prima d'ora. Adesso ne sentiva l'esigenza perchè preferiva che lo sapessi direttamente da lui piuttosto che sentirmi dire da altre persone che lui è gay e che noi due uscivamo insieme... (e qui c'è da dire che io non ho mai provato attrazione per questo mio amico - chiamiamolo Matteo - come, del resto, io non li faccio rizzare neanche un pelo).
Ecco l'Armageddon. Lo sconvolgimento totale della prospettiva attraverso la quale mi relazionavo col mio migliore amico. L'avvicinarsi della sua emancipazione, del suo coming-out e la sorpresa dei suoi famigliari (diciamo che tutt'ora siamo ancora alla fase dello "stravolgimento della prospettiva)
La cosa che mi sconvolse è che lui invece ha sempre sospettato di me (eccheccazzo!!!!)


Da quella sera, superato lo sconquasso mentale determinato dal mio stupore, avevo trovato nel mio migliore amico, anche un forte alleato. Un punto di riferimento sulla scena da ormai troppo tempo per tornare a rivangare... Ma come lui mi ha sempre considerato come un fratello, io ora posso permettermi di ascoltarlo e prendere atto dei suoi errori per evitare di incappare negli stessi (seeeeeeeeeeeeeeeeeeee).


Giunti a questo punto, in fin dei conti cosa avevo?

Avevo un migliore amico gay, io stesso ero cosciente di essere "the same way too", ed eravamo tutti e due nascosti. Rimaneva solo una cosa da fare per me... (e daiiiiii avrete capito no!?!?): dovevo affrontare il discorso del sesso nella sua esclusività maschile...

giovedì 3 maggio 2007

Ecco come è cominciata...


Dunque...
Premesso che di solito lo sappiamo fin dall'inizio qual'è la nostra direzione, ho cominciato a provare seriamente attrazione verso i ragazzi, più o meno dall'età del liceo...
Nella mia classe però nessuno mi attraeva in particolare... diciamo che cominciando ad esplorare il web, ho capito che la bellezza era tutt'altra cosa del semplice manzetto di provincia. Forse, mi accorgo ora, questo mi ha reso un po' troppo esigente, ma non me ne faccio cruccio: l'occhio vuole la sua parte (e non solo l'occhio).

La prima cotta per un amico... etero. Rassegnato al fatto che mai avrei potuto concludere qualcosa con lui (anche se ora qualche dubbietto affiora), mi limitai a costruire una amicizia, la più intensa possibile... fino a quando lui si mise con la prima e l'ultima ragazza della sua serie (almeno finora). Piansi... mi resi conto che dare tanto e sperare di ricevere è un'utopia. Questo mi traumatizzò, perchè allora non mi ero reso ancora conto di essermi innamorato di qualcuno. Seguirono 5 anni fatti solo di fantasie, autoerotismo e chiusura quasi totale verso i rapporti umani. Stavo prendendo coscienza che qualcosa cambiava in me... sentivo di avere preso una strada che nella sua maschilità, nel bello del piacere del proprio corpo e di quello degli altri, mi affascinava ogni giorno di più, portandomi a desiderare un corpo maschile da accarezzare...

Questo più che altro quello che successe... fino al mese scorso.

Sarà meglio presentarsi

Per ora vi basti...
Un film che mi ha colpito tanto? Me lo sono chiesto per molto tempo... Ebbene eccolo: "Dogma". Non una vera e propria satira sulla chiesa Cattolica, ma un modo per smorzare e ironizzare un mondo che agli occhi dei più appare retrogrado e chiuso... E chi ve lo dice? IO!!!

Si, lo so, non è proprio tanto... In effetti va precisata una cosina... Sono gay. Almeno... credo.
E lo pseudonimo che ho scelto riguarda questo bellissimo angelo (Loki appunto), interpretato da Matt Damon che diciamocelo... proprio non è vicino al mio aspetto: direi che sono più simile a Barthleby, ma la pronuncia non era il massimo e, chiamarmi Bartolomeo (con rispetto a chi si chiama così) mi sembrava un po' troppo serioso e altosonante.

Così Loki, l'angelo (perchè sono buono) sexy... perchè... beh... insomma! Becco!
Non è il primo blog che scrivo... ne ho un paio, ma visto che sono troppo pubblici, avendo bisogno di un po' di anonimato (e i ragazzi gay che ancora, come me, non sono dichiarati, mi capiranno), ho creato questo spazietto per raccontarvi le mie avventure...

Non sono certo un uomo vissuto!!! Contando che mi sono affacciato solo da poco nell'universo della esclusività maschile, ho bisogno, diciamo, di tenere traccia delle mie scoperte e del cammino che intercorro. E questo può servire a coloro che, come me, si affacciano da poco nel mondo gaio, o comunque come confronto. Non siamo tutti uguali e vi accorgerete che anche io la vedo in modo un po' diverso, come d'altronde tutti noi viviamo il mondo a modo nostro, secondo una nostra prospettiva...