giovedì 30 agosto 2007

Riflessioni


"Pazienza! Come sei arrivato, te ne sei andato... Difficile pure trovare il tempo... Ancora più difficile trovare le parole... L'importante però è sapere che ci pensiamo sempre e che rimaniamo in contatto..."

"Ancora... La ripetizione... La richiesta di un'altra volta, un'altra occasione. La rassegnazione di chi è condannato a patire ancora... Ancora... un bacio, una carezza, un minuto, un giorno, una possibilità di vincere... Ancora... una perdita, un insulto, una sfortuna, un dolore che non accenna a smettere... Ancora... una possibilità che già flebile come il respiro del dormiente si dilegua nel nulla, senza la certezza che sia... ancora."

"E' solo una catena arruginita... Si può dire... Ma guardiamola meglio. Osserviamola nel suo emergere misteriosamente dalla sabbia... La sabbia: un custode volubile... Guardiamola come si snoda: ogni anello ci racconta la sua nascita, la sua vita, il suo abbandono... Chi si è liberato di una catena? Chi, se non il mortal comune uomo che la concepì, si è liberato di un peso? La catena è muta e non ti racconterà mai il suo segreto. Lo custodisce anche se ora è libero... E si sgretolerà come ogni cosa è polvere, perchè tutto è polvere, come l'uomo stesso. E così, ciò che ne discende, segue il suo stesso corso."

"Un caldo tepore, sotto la pioggia torrenziale... Brividi, no, sensazioni indicibili al tuo tocco... Mi dimentico della mia natura, ritorno allo stato originario, rivivo del sentimento che mi diede l'anima. Le tue soffici labbra, il tuo respiro, il tuo corpo... Un'esplosione di sole nella tempesta più fitta. Il sogno di un uomo che talvolta indaga il sentimento."

"Il tempo passa... Passa, passa... E ancora passa, passa... E tutto scorre intorno a me... Tutto passa... Ma quanto è passato ora?"

lunedì 20 agosto 2007

L'uggioso punto di Agosto

Continua il successo del mio cocktail, pur non essendo mai stato al Virgo di Genova. Matteo dice che magari una sera di queste, quando verrà organizzato qualcosa, che ne so, in maschera, si potrebbe andare a ballare proprio li... Che dire!?!? Ormai ci sono dentro fino al collo...

Come si vive questa situazione? Il punto è questo: ragazzo gay, in una famiglia composta da due fratelli omofobici, un padre che parla solo di figa (e non ne vede) ed una madre che ha l'amante (ancora mi chiedo in quali momenti riesca a vederlo). La mattina ti svegli in questa casa fatta di falsa cortesia, dove spesso si ha a che fare con le sfuriate di un padre fallito, di quelli che si illudono patologicamente di tutto, di quelli paranoici il cui detto giornaliero è sempre "voi mi odiate, mi odiano tutti". Ti svegli ed in cucina la mamma, che sa di te, ti ha scaldato una tazza di latte per colazione. Però non proferisce parola, lo vorrebbe, vorrebbe capire come mai, invece di cercare una brava ragazza, cerco un bravo ragazzo (possibilmente manzo)...
Fa freddo. Ok, fuori piove, il vento è forte e piega le fronde dei lecci che adornano questa parte di costa... Ma il freddo peggiore è quello interiore... Quello che ho dentro e che ognitanto mi butta giù...
Si, ho conosciuto un po' di amici nuovi, con loro mi sono più o meno divertito. Con loro ho avuto di che spartire su molti punti di incontro come mai mi era capitato negli ultimi anni che, come già vi ho raccontato, sono stati piuttosto solitari...
Senza arte ne parte devo decidermi a una buona volta a crearmi una posizione stabile perchè la mia famiglia non è affatto stabile. E se dovesse dividersi, come sento che presto accadrà, io dovrò cercarmi un posto dove stare... Se mamma va da Dario, non ci sarà posto per me. Papà e i miei fratelli non vorrebbero un frocio in casa... I miei nonni, cattolicissimi come sono, figuriamoci...
L'estate è agli sgoccioli. Il cielo si fa plumbeo e già cadono le foglie (si sà, le stagioni quest'anno sono un po' sballate...). Voglio un comodo divano sulla terrazza vista mare... Voglio qualche cuscino ed una calda coperta... voglio una tisana... ed un ragazzo con cui coccolarmi e guardare il mare, mentre il vento urla d'impeto le sue note confuse...
Se magari sulle nostre teste ci fosse anche un gazebo, non sarebbe male. Si, si... Magari anche con delle belle tende bianche, un tavolino, qualche pianta negli angolini e luci sospese che creano, con bagliore soffuso, una atmosfera rilassante... Ehm... Si, ecco, non per fare il rompiballe della situazione, ma se il gazebo poggiasse anche su una base pavimentata di legno lo apprezzerei di più... magari anche con qualche piccolo trucco di riscaldamento dell'ambiente proprio sotto le assi di legno...
Ok, ci siamo! Carino no? Non potrei chiedere di più... Ah, si!!! Il fornelletto per scaldare l'acqua della tisana in loco! Stop, ok, mi fermo qui... Questo tempaccio mi rende smieloso ("s" davanti perchè quest'anno di miele ce n'è stato poco... in tutti i sensi, leggete il giornale)...
Dovrei concretizzare quello che esce ognitanto dalla mia immaginazione... Ok, non abbiamo ancora inventato il siero per diventare gay, altrimenti quel manzetto che vedo spesso in palestra sarebbe già mio!!!
Mi butterò come al solito a cose più concrete. Dai, vi posterò prossimamente il modellino del mio gazebo ideale! Per ora fatevi un idea di ciò che immagino...

domenica 12 agosto 2007

Genova da Bere


Giornata nuvolosa... Però sono sereno.

Albe, il ragazzo che pensavo potesse porre fine alla mia ricerca della felicità, ha troncato di netto... tramite sms... Però sono sereno.

Ho avuto modo di sperimentare, con scarso successo, il sesso a tre... non senza difficoltà a mantenere buoni i rapporti con l'amico che mi presentò "il terzo"...

Però sono sereno.

Sereno un cazzo! Sono più nero delle nubi che mi sovrstano oggi!!!! Se solo potessi avere per mano l'ira di Dio (come da film "Dogma", arma in dotazione a Loki), li avrei evirati senza pensarci due volte! Illuso, preso per i fondelli, aggirato. Dopotutto uno ingenuo come me, non può aspettarsi altro che questo.

C'è una nota positiva però: sono riuscito a lavare la macchina! Ecco perchè dico "Però sono sereno". Finalmente da Nera è tornata del suo colore originale: Gialla.

Sono sereno perchè in campo creativo, nonostante debba ancora finire un progettino di interior design, ho una bella idea per abbellire ulteriormente la mia camera, aggiungendoci un tocco di etnico e di lusso. Inoltre la mia creatività si è cimentata anche nella mia attuale professione di barista: ho inventato un nuovo cocktail. Dolce, dissetante, rosa, vanigliato... Molto gaio. E pensando ad un nome gaio per questo cocktail, non poteva non venirmi in mente uno dei pochi ritrovi gay del genovese, anche se personalmente non mi è mai capitato di metterci piede: "Virgo". Carino no?

sabato 4 agosto 2007

Ustiona-Polvere


Le mie giornate estive trascorrono velocemente tra lavoro ed il cuscino... Dovrei anche mettermi a studiare, ma non riesco neanche a guardare la posta sul web tutti i giorni... Mi piacerebbe avere almeno un giorno libero la settimana per potermi riposare, svagare... invece proprio non ci riesco!!! Spesso faccio il turno del mattino poi, pomeriggio, mi godo un paio d'ore di sonno infine per tornare al lavoro il pomeriggio e la sera... 12 ore quasi continue. La sera ultimamente mi tocca sempre. E se non faccio il turno del mattino, mi schioppo il lavoro dalle 4 del pomeriggio all'una e mezza di notte.

Così mi perdo un po' di cose. Mi perdo i fuochi d'artificio alle feste di paese, le sagre a cui partecipano i miei amici, le serate in discoteca, i saldi nei negozi (a parte rare occasioni in cui Matteo mi compra qualcosa su commissione), le uscite con il mio tipo... per cosa? Per soli 300 euro al mese, senza giorno libero, ed il frigorifero di casa che piange. Da quando abbiamo aperto questa dannata attività, mia madre non ha più badato a casa... Oggi, ad esempio, ho passato l'aspirapolvere: in sala regnava la tipica atmosfera da film western. Solo che a differenza del fatto che nei film western quelle che svolazzano rasoterra sono palle di fieno, in casa mia a girare sono le palle di polvere e le mie...

E passare l'aspirapolvere ad agosto, per me, non è una impresa facile: la scopa eletrica è nuova e potente (quando l'accendi, se non hai il polso fermo te lo sloghi), ma si surriscalda in modo spropositato. Insomma, alla fine il pavimento era pulito, mentre io, da una parte, grondavo di sudore (e quindi poi ho dovuto anche passare lo straccio per terra), dall'altra mi ritrovavo con le mani ustionate dalla vacuum machine infernale!

Dovrei anche decidermi a pulire la macchina... è piccola, ma proprio non ho tempo... Qualcuno mi da una mano?