lunedì 13 dicembre 2010

Collage Di Aggiornamenti

Post fatto di corsa perché ultimamente ho poco tempo da dedicare al blog.

Lupacchiotto della Padania. Ultimamente è questo il nome che uso quando mi assegno le pratiche da lavorare sulla lista giornaliera del file che i capi ci inviano ogni giorno. Una login che ovviamente cancello alla fine per restituire un file che non contenga una varietà di sottoposti unici: cavalla pazza, gertrude, mazinga, milly gruber, bruschetta, reverendo di Cantù e vattelappesca.

Si avvicina il natale e comincia a fare freddo! Finalmente!!! Era un po' che aspettavo di completare la mia muta di pelo per vestire i panni del sexy boscaiolo canadese! Stefano mi ha regalato per il compleanno un paio di scarponcini Timberland fantastici. In vista del capodanno che festeggeremo sotto zero, a Zurigo, saranno perfetti.

Si. Non ho mai avuto un modello preciso di uomo che potesse piacermi. Ma sono contento di avere trovato un ragazzo che vagamente incarni un modello molto maschile: muscoloso, barba corta e curata, occhi chiari.

Sono qui davanti al camino che mi godo il caldo e l'atmosfera particolare che regala ogni volta che accendo il fuoco. Impagabile.
Una cosa che non potrò più fare nella casa nuova. In compenso, in quest'ultima avremo un parquet vero, di legno vero! E noi maschietti sappiamo quanto ci piacciono i pavimenti in legno.

Siamo a dicembre. E ci si addentra nel Mio periodo preferito. È tempo di pensare ai regali da fare ai propri cari (economici e solo ai più stretti perché siamo in crisi economica) e di pensare a ravvivare l'atomsfera con quel sano jazz natalizio che passano spesso nei grandi magazzini.
Capodanno a Zurigo, si spera in mezzo alla neve e alle fontane ghiacciate. Più passa il tempo e più cresce la mia aspirazione a vivere in svizzera pur evitando di confondermi con loro (troppo difficile!!!).
Tuttavia il mio lavoro mi ha insegnato ad essere notevolmente flessibile e aperto a nuove soluzioni. Fare lo stesso mio lavoro in svizzera sarebbe l'opposto: ci sono procedure da cui non ci si discosta. Parlare di extraprocedura con uno svizzero, significa ritrovarselo magicamente davanti dopo essere corso in macchina a recuperare quella revolver che solitamente tiene nel cruscotto.

Sono finalmente approdato a quell'eraclea point di cui vi parlai tempo addietro (vedesi post dei cuoricini con le frasi ad effetto) ed ho scoperto che quei biscottini vengono venduti anche in confezioni da quattro... Tra tazze, teiere, tisaniere e bastoncini di zucchero cristallizzato, ho ceduto alla tentazione del vin brûlé nella sua variante "Antico Convento" agli agrumi. Eccezionale!!!

Ricordate la mia passione per la calligrafia? Chi lo avrebbe detto che un peloso pseudo boscaiolo alato degli Appennini liguri fosse in grado di scrivere con caratteri così voluttuosi utilizzando un pennino? Prossimo passo il pennello da shodo per la calligrafia cinese e giapponese. E se ciò non bastasse posso sempre usare il mio pelo per confezionare un pennello ad hoc. Nel caso provvederò per la bella stagione, ora il freddo impone il pelo lungo e ben curato, anche perché nonostante le precauzioni contro il freddo (cappotto pesante, cappellini e sciarpe) non ricordo più quale è stato l'ultimo giorno in cui ho avuto il piacere di un naso libero. Solo dopo una bella corsa.
E così ci si arrabatta con fazzoletti e vicks medi nait (sia benedetto il destrometorfano: ti da la botta che serve per dormire sonni tranquilli), tra uno starnuto e l'altro che contribuisce a farmi ritrovare dieci metri indietro rispetto a dove mi trovo ed i miei interlocutori ormai pronti con mantellina ed ombrello (giuro! Metto sempre la mano davanti).



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Location:Via Eustachio Degola,Genova,Italia

venerdì 5 novembre 2010

Pensieri Felici Tra Le Olive E Le Alici




Ultimamente faccio passare un po' troppo tempo tra un post e l'altro. Mi ci dedico poco... Uno dei motivi è che ho poco tempo. Un altro è che ho poco da dire. Ma un motivo particolare è anche perché impegno il mio tempo libero nella lettura grazie al kindle.
Eh si, per quanto riguarda l'atto della lettura, io e Stefano abbiamo deciso di abbandonare la carta stampata. E devo dire che mi sento molto soddisfatto.
Per quanto riguarda la mia scrittura invece, rimango affezionato alla carta da lettere, all'inchiostro e ad un nuovo sigillo che Stefano mi ha regalato durante il nostro soggiorno romano. Da ciò e da pensieri fantasiosi sulla nostra vita in la con gli anni, è scaturita una idea epistolare che sto trasportando in forma scritta: "Pensieri Felici Tra Le Olive E Le Alici".
Si tratta di una serie di lettere che improvvisano una esistenza "bucolica" tipicamente ligure e che disquisisce su quello che, secondo il mio pensiero è essenziale al raggiungimento della felicità (come ben sapete non ritengo più importante la felicità rispetto alla serenità).

Parallelamente mi piace, durante i miei weekend milanesi, guardarmi intorno per respirare una atmosfera che si fa sempre più vicina al natale. Saltano all'occhio particolari ed episodi che spesso aprono il cuore e la mente. Altre volte, questi pensieri sono solo stupidate partorite in momenti di ilarità.

Ve ne riporto alcuni:
"Avendo sempre il naso tappato, ogni volta che bacio Stefano è una apnea. E questa apnea si traduce così in un momento idilliaco di sospensione, mentre tutto il mondo che ci circonda ci ruota attorno in una giostra di sagome in continuo movimento, come formiche mai stanche. Il tempo si ferma, il sole illumina solo noi, i rumori spariscono e succedono ad essi i suoni del mare in tempesta, come la passione che il mio ragazzo sa accendermi.
Il respiro si ferma e posso sentire il mio cuore battere d'amore."


"Su di una vecchia carrelli, affollata dalla movida notturna, salta all'occhio un esempio sublime di superamento delle barriere razziali. E accompagnato da una sorda melodia gitana (o country chissà?) penso quanto sia bella questa immagine ambulante tra i vecchi palazzi milanesi! "

"Riccadonna e poveruomo. Riccadonna è un pover uomo e poveruomo è una ricca donna. L'abito non fa il monaco, ma il monaco si fa i novizi."

Pensieri felici tra le olive e le alici.


Il freddo conserva e io sono un conservatore...

"Camminando per la strada buia, sospinto dalla litania di un freddo vento autunnale, mi accingo solitario a seguire quel percorso di vecchi mattoni e acciaio dove un treno mi aspetta per portarmi a casa.
Lascio che sia il vagone a scegliermi. Mi siedo in disparte e rimango passivo nei confronti di ciò che mi circonda. Un ragazzo racconta al telefono di avere trovato lavoro. Una coppia bisbiglia parole dolci... Una ragazza solitaria si immerge nella lettura sfamando la sua curiosità di gossip. C'è chi torna a casa dal lavoro, chi da semplice shopping e chi invece si è chiuso in biblioteca a studiare finchè il guardiano non lo ha buttato fuori.
Il buio fuori offre vari spunti. Ad esempio si possono notare le finestre con le luci accese e, per poche frazioni di secondo, è anche possibile sbirciare dal treno, piccoli frammenti della vita domestica altrui. Questo finché il treno arriva a destinazione ed io scendo per raggiungere la mia casa e la mia vita domestica. A ciascuno il suo."


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Location:Via Stefano Dondero,Genova,Italia

mercoledì 15 settembre 2010

L'Angelo Stronzo

Sono stronzo. Non è una novità... Mi sento terribilmente in colpa...
La verità è che ho paura... Ho sempre paura di perdere chi amo e questo mi ha portato a delle stupide scene di gelosia. Mentre mi è sfuggito quanto il mio Amore ha veramente bisogno di sostegno. E mi pesa non potere essere li con lui, pronto a stringerlo a me e a fargli sentire che io ci sono sempre, che lo amo e che non è solo.
Faccio pubblica ammenda. Sono uno stronzo. Ma altrettanto posso dire che io amo Stefano, lo amo immensamente!


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martedì 10 agosto 2010

Gruvierelandia

Il 2 di Agosto io e Tigrotto abbiamo festeggiato un anno insieme. Abbiamo stabilito nel tempo una piacevole routine fatta di weekend milanesi, trasferte in Liguria e, recentemente, in Svizzera. Eh si! Il mio amore decise per la sua soddisfazione personale di lanciarsi in questa avventura nella terra che una simpaticissima manager-blogger chiama gruvierelandia. Un posto splendido, immerso nella natura ed in certe abitudini decisamente fuori dai nostri schemi italiani (tipicamente flessibili).
Capita così di trovarsi a fare le valige per un ferragosto svizzero all'insegna delle gite e del relax.
I preparativi: lavatrice alle 7 del mattino per lavare le mie magliette preferite (compresa la "Cassius Clay" orgogliosissima di Ste). Colazione al camping (si, quello che mi ha portato sull'orlo del delirio qualche anno fa, quando cominciai a scrivere su questo blog) seguito da corteo di vacanzieri col cervello spento, sull'Aurelia, in direzione Albisola per uno shampoo alla mia pelO.
Sono dovuto andare per tentativi. Sarebbe stato troppo bello arrivare all'autolavaggio con così tante postazioni libere ad Agosto... La prima che provai fu memorabile: il tubo flessibile della pistola a pressione era leggermente bucato. Strano, a dire il vero era la mia pelO ad avere bisogno di uno shampoo.
Superato lo shock da "gatto gettato in lavatrice" e trovata una postazione decente, mi avventuro sulla strada del ritorno per fare un poco di spesa a mamma. (parentesi "nota positiva": trovato parcheggio, supermarket vuoto, zero attese)
Infine una bella sfoltita alla mia cascata ricciolosa.
Ora sono qui che scrivo. Potrei fare la valigia, ma non so cosa portarmi dietro. In teoria tutto va bene. Le cose glamour che in Svizzera ti propinano a prezzi astronomici, si possono acquistare a 5 euro al mercato di Savona, il lunedì. La vera qualità svizzera si trova negli energy milk. Punto. (non vado in sollucchero per il cioccolato)


Sarà meglio farsi anche la barba, giusto per presentarsi con un aspetto ordinato alla frontiera. Chi mi conosce sa che ho due occhi cattivi di una credibilità pari a forrest gump. Eppure nelle mie precedenti trasferte sono stato perquisito nella mia valigia, controllato minuziosamente (traduci: al microscopio) nei miei documenti.
Domani prevedrò almeno una sosta. L'unico dubbio è il dove: prima o dopo il San Gottardo? Vedremo. Il caffè è terribile in ambedue i cantoni. Sarà per questo che gli Svizzeri affogano il caffè nella panna liquida... Mhm... Si!!! La panna liquida... Qui bisogna distinguere gli scenari che vedono uno svizzero ed io alle prese col caffè.
Lo svizzero: ordina un caffè normale (traduci: bicchiere di sciacquatura di scarico) vi versa dentro un bicchierino di panna e una bustina di zucchero. Lo gusta con normalità.
Me medesimo: ordino un caffè (dando per scontato che sarà il solito espresso). Stupefatto dalla brodaglia servitami, mi accingo ad arraffare due vasetti di panna. Li apro. Li bevo. Verso quanto più zucchero posso nel caffè. Lo sorbisco con una espressione a metà tra la smorfia di orrore trattenuta, ed uno sguardo spaesato alla ricerca di qualche connazionale in grado di offrirmi comprensione sulla mia sventura a base di caffeina.
Quando arriverò alla tana di Pfäffikon, credo proprio che mi accaparrerò subito il divano per un riposante pre-dinner (all'italiana però. Non conto di arrivare per l'orario di cena tipicamente svizzero cioè alle 18:00). Gli Svizzeri hanno infatti degli orari per noi assurdi.
La scuola e/o lavoro inizia generalmente alle 7:30. Alle 9:00 la pausa caffè e alle 11:30 il pranzo (chi cavolo ha fame a quell'ora?!?!). Si termina alle 16:00. Ognuno ha quindi un paio d'ore per fare quello che vuole/deve: spesa, palestra, aperitivo etc... Alle 18 si cena e alle 20:00 tutti a nanna. La vita notturna è solo nelle grandi città come Zurigo e comunque non fino a tardi. Di domenica è tutto chiuso, tranne che nelle stazioni.
Di recente ho letto (sempre sul blog di questa manager che vorrei proprio conoscere) che in Svizzera si usa assicurare le auto contro le martore. Ora temo per la mia pelO. Ergo: accaparrarsi nuovamente il parcheggio aziendale coperto (e chiuso) di Ste!
Agosto, Amore mio non ti conosco... Dice il detto. Ooooh si, Amore mio! Ti conosco bene! Ormai ho impresso le tue abitudini, i vizi, il tuo profumo, come un imprinting primordiale. I nostri piccoli momenti di intimità casalinga fatti di golosità (e qui scopro che hai una passione smodata per la xalva e gli amaretti), il bagno assieme ed il momento del "Pigrotto d'acqua dolce". Il letto sempre disfatto, la polvere accumulata nella settimana ed il mio pelo che spargo un po' ovunque come pollicino con le briciole di pane. Abbiamo raggiunto un equilibrio. Facciamo sport assieme, per esempio. Andiamo a vedere mostre. Ripago (anzi: ripagherò, visto che la cosa è recente) il caffè del mattino passando l'aspirapolvere. (si, ho vinto! Il mio Amore mi ha comprato l'aspirapolvere e finalmente la vocina nella mia testa è scomparsa: pratozanino addio!)
Non vedo l'ora di arrivare in krukkolandia per abbracciare Stefano!!! Per ora siamo distanti e facciamo tutti e due molta strada per stare assieme. Però ci sono molte novità all'orizzonte. Novità lavorative per lo più. Poi chissà. A me le nostre cosucce quotidiane piacciono molto. La mia vita di coppia è splendida. Chissà dove ci stabiliremo in modo definitivo.
Sono le 16:10 e forse sarebbe il caso di piegare le magliette e di preparare la valigia. Poi devo pulire la macchina. Dentro. Con l'aspirapolvere. Quello vecchio di mamma però.


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Location:Giardini Luciano Melis,Genova,Italia

giovedì 29 luglio 2010

Restyling Poco Conservativo

Prima o poi dovevo adeguarmi ai tempi ed attivarmi con un restyling del blog. Dopo una serie imprecisata di prove, sono approdato a questa versione. Ora mi manca solo lo studio del nuovo titolo.

Oggi ho ritrovato un pezzo di carta su cui scrissi qualche riga di getto, come spesso mi ritrovo a fare, un po’ per il vezzo di mostrare una bella grafia ed un po’ per svuotare la mente dai mille pensieri…

La malcelata curiosità di quel naso invadente che, come un piccolo topolino di campagna, nel pertugio s'infila, incurante di trappole, ma sospinto da quel curioso istinto che domina l'animale nella sopravvivenza come l'uomo nella sua irrazionalità.

E' la scrittura di getto, la visione di un salto acrobatico attraverso quel pertugio, alla ricerca di qualcosa che riusciamo solo a scorgere ma che, in cuor nostro sappiamo è essenziale alla nostra sopravvivenza fatta di una infinita ricerca della felicità.

Il bello è che la maggior parte delle volte, quello che scrivo riesco proprio a visualizzarlo davanti a me. Come sognare ad occhi aperti. Il problema è sintetizzare e tradurre in parole le mie “visioni”.
Ora basta farsi problemi. Ora è il momento di agire. Svoltiamo pagina e impegniamoci a cambiare l’header di questo blog che mi è sempre parso un po’ confusionario.
A breve ne vedrete delle belle… Sono un po’ arrugginito con i programmi di grafica. Purtroppo, da quando il mio primo notebook è finito al Trivulzio tra i malati terminali, ho perso anche l’uso di Archicad.
Il mio notebook giace li… in camera… su quella antica cassa panca intarsiata veneta, curata nella sua vecchiaia da un inutile Ubuntu che ha alleggerito il pc, ma lo ha anche limitato come un pazzo creativo sedato dai barbiturici per non dare in escandescenze.
Escandescenze… creative, colorate, innovative.
Bon. Cerchiamo di dare del nostro meglio. Presto riuscirò a partorire qualche idea carina.

martedì 20 luglio 2010

Delirio Milanese di Luglio

Chi ha detto che Milano non offre spunti per trascorrere dei sereni weekend sotto il sole cocente dell'estate che incombe su di noi, più che come una spada di damocle, come una pesante pressa in azione?
Credetemi, ci sono.
Ad esempio è sempre possibile chiudersi in palestra dove il condizionatore acceso mitiga la temperatura della vostra pelle che nel frattempo, sotto lo sforzo dei pesi, si copre di luccicanti perle di sudore che, al di la dell'odore maschile che emana (non male se genuino di persona pulita), contribuisce a sottolineare le forme del nostro corpo illudendoci per un attimo di avere anche noi, comuni mortali, un corpo divino ed invidiabile.
Si prosegue verso la strada di casa. Spesso nelle ore più calde. Ma quanto è divertente passeggiare sull'asfalto bollente ormai gommoso? Il calore che si sprigiona dallo strato di bitume regala miraggi e, a volte, l'effetto della Fata Morgana che a Milano significa vedere il castello sforzesco in aria. Questo accade all'incauto individuo che, colpito dal caldo senza pietà, stramazza a terra creando una temporanea Sindone proprio sull'asfalto: un vero e proprio urban art attack!
La casa di un perfetto Milanese è completa di tutto il necessario per vivere. Ad esempio c'è il condizionatore. Tuttavia il caldo estivo, nelle grandi città è troppo per permettersi di raffreddare la casa verso i 18ºC: la differenza con l'esterno è troppa e l'eventuale uscita imprevista espone troppo al rischio di ritrovarsi nuovamente nel castello fluttuante di cui sopra.
Meglio optare allora per un paio di boxer comodi (se siete soli potete anche stare senza) ed un bel lettone comodo su cui puntare un bel ventilatore. Ecco allora che subentra quella bellissima sensazione: il proprio corpo diventa pesantissimo fino a fondersi in un tutt'uno con il materasso.
Non servirebbe altro se non della musica rilassante, ma la città d'estate è così vuota che se hai la fortuna di abitare ai piani alti, sei sonoramente isolato.
Il tardo pomeriggio è per le famiglie ed i soliti appassionati di fitness. I parchi brulicano di vita, schiamazzi, biciclette, pance flaccide al sole come burrate passate al microonde. Il caldo non da tregua e la gente cerca riparo nei baretti e nei chioschi sparsi intorno: queste piccole oasi sono il vero simbolo del business estivo milanese!
Il pomeriggio si fa sempre più silenzioso. Ad un tratto lo sguardo è catturato da quel cielo che improvvisamente ed in modo impercettibile ha assunto un colorito sempre più sporco. Il silenzio è una nota purtroppo quasi estinta. Tuttavia, quando lo si percepisce diventa la musica migliore perché lascia spazio ai propri pensieri. Finche un burbero suono in lontananza sembra chiederti "hai chiuso le finestre prima di uscire?"


È una domanda che non passa inosservata. A ribadirla ci pensa un lampo che, come un flash, ci risveglia dal rimbambimento momentaneo nel quale eravamo piacevolmente assorti. C'è poco tempo per riflettere su quella domanda. Troppo poco per rispondere. Troppo tardi per reagire.
Una provvidenziale secchiata d'acqua si riversa allora sulla città e sembra per un poco alleviare il peso della famigerata pressa cocente (o era il castello zuppo di umidità a fare fatica a fluttuare?).
Dura poco. Altrettanto poco dura la sensazione di sentirsi già ad autunno inoltrato. La secchiata ti ricorda che l'estate è solo a metà.



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Location:Via Angelo Scarsellini,Genova,Italia

martedì 13 luglio 2010

Fumetto

Ognitanto scatto qualche foto e mi diverto a farne dei fumetti...
La gita alle Cinque Terre, non solo mi ha rigenerato, ma mi ha fatto scoprire tante cose nuove.
Ad esempio quanto è buono il gelato al limone! Oppure quanto è faticoso stare al passo con Stefano quando si intraprende una avventurosa passeggiata nei boschi che separano le Cinque Terre.
Oooh, si! Bisogna essere allenati e scattanti! Se l'alternativa a tutto ciò è stare seduti su di una scomoda sdraio in spiaggia, alternando docce fredde a brevi nuotate in mare, una scarpinata su rocce scoscese sotto il sole rovente delle quattro del pomeriggio è la soluzione migliore. Si suda, si bruciano calorie, si vedono angelici sorbetti al limone svolazzare all'ombra di pini marittimi.
Tutto sommato l'esperienza si traduce in una bella avventura. Scoprendo anfratti sconosciuti ai più. Ruderi abbandonati nel bosco, ponticelli sospesi su piccoli torrenti che regalano un attimo di fresco e di felicità. Una vista mozzafiato (per forza!!! Dopo tutta quella strada...) regalata dall'odisseo sforzo di raggiungere la vetta con somma soddisfazione delle proprie capacità atletiche. Un panorama ed un silenzio da godersi con la persona amata per bucolici attimi romantici destinati ad imprimersi nella mente per sempre.



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Location:Genova,Italia

martedì 6 luglio 2010

Il punto di Luglio '10

Ecco: doveva succedere...
con tutte le spese, ho perso di vista l'obbiettivo della mia finanziaria e la carta di credito è stata bloccata. Le condizioni contrattuali non sono le migliori: l'addebito del saldo è il 28 del mese, mentre l'accredito dello stipendio è il 30.
E' logico, anche quando il saldo del mese è poco, che manchino i soldi per pagare, visto che ho anche il mutuo della macchina da pagare ogni 15 del mese...



Così forse salta il weekend a Como, in campeggio. Mi sento terribilmente in colpa. Stefano ci contava per passare un Weekend insieme al fresco. Non mi preoccupa il fatto che la carta di credito sia stata bloccata. Pazienza, apsetterò di saldare i conti e non la userò. Mi spiace di avere limitato il mio ragazzo. Di averlo in qualche modo deluso perchè non sono stato in grado di gestire i miei costi.

Oggi ho parlato sia con la mia coach, sia con la manager. Ho parlato con coloro che stanno "un gradino più in alto" di me e con cui ho sempre avuto un ottimo dialogo.
Ho chiesto la possibilità di partecipare a qualche progetto. Sarebbe solo per 6 mesi, ma al termine di questo potrei chiedere il trasferimento definitivo a Milano.
Significa molto questa decisione: innanzitutto una riduzione delle spese. In secondo luogo la possibilità di essere più vicino a Stefano.
D'altra parte lascio la casa, i miei genitori, cosa non da poco, ma necessaria per raggiungere un minimo di autonomia e svezzarmi da una famiglia su cui non posso contare a pieno.
Lascio anche i miei amici. Finirebbero le serate di chiacchiere con Za', gli shoot fotografici con Diva. Danila, già non la vedo più spesso per direzioni diverse che hanno preso le nostre vite, ma così non la vedrei più del tutto.

Non ho mai avuto fortuna in questo frangente. A quattordici anni, quando è importante coltivarsi le amicizie, sono stato sradicato da Milano per trasferirmi a Genova. Al Liceo ho sempre fatto fatica ad integrarmi in un gruppo, non ho legato con nessuno. Al di fuori sono stato però fortunato a conoscere Za', ho avuto modo di consolidare l'amicizia con Danila e successivamente, dopo anni, ho aggiunto Diva e molti altri, più o meno conoscenti, amici... Diciamo che per raggiungere questo traguardo ci ho messo... mhm.. dunque, dal 1998 al 2009... 11 anni? Ecco.

Ora un colpo di fortuna ancora più grosso: l'avere trovato l'amore, un ragazzo serio e sincero, buono. Ed una serie di traguardi importanti: il lavoro fisso, il dichiararsi con la famiglia, una macchina tutta mia.

La vita è fatta di scelte e di sacrifici. La scelta giusta? Solo quella in cui credi se hai fede in quello che stai vivendo ora.
Bella frase vero?
Il mio vero problema è un altro... Un terrore innato della solitudine, la paura di perdere tutti coloro che ho vicino e di rimanere solo.
Si, anche io ho paura. Una paura immensa.

Per ora mi limiterò a scacciarla con una bella corsetta serale: approfitterò di un finto fresco, al chiaro di luna, sotto casa con l'iPhone a bomba nelle orecchie.
Voglio cacciare tutti i pensieri, tutte le preoccupazioni di oggi, riversare nella musica l'urlo che vorrei cacciare... e che non rilascio solo perchè non voglio disturbare il vicinato... e scappare per un momento dalla mia paura.


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Location:Via Pietro Chiesa,Genova,Italia

martedì 15 giugno 2010

1963-2010

Causa crisi economica e scelte poco ponderate dei genitori, dovute ad anni di non proprio ottimale gestione del patrimonio (complice anche un po' di sfortuna negli affari) si chiude sulla mia casa un lungo capitolo di 47 anni.
Quella bellissima terrazza vista mare da cui ho sempre mirato un panorama invidiabile, verrà alienato ad un altra famiglia.


Tutti i ricordi legati alle vacanze passate, alla mia adolescenza di scoperta di me stesso, al ricominciare una vita dopo aver lasciato Milano, la mia città natale, sono destinati ad un cassetto remoto della mia mente.
È giunta l'ora di vendere. Non siamo più in grado di mantenere questa casa.
Nella vita si sale e si scende. Negli anni che si sono susseguiti dalla dipartita del nonno, ho visto una famiglia, non priva di vecchi rancori, spegnersi nel cielo come una stella cadente.
È segno di un definitivo cambiamento, una svolta. Da qui è anche giunto il momento di darsi da fare per tagliare il cordone ombelicale dal ventre di questo Titanic in lento ed inesorabile affondamento.
È ora di pensare a come costruirmi un futuro. È ora di assumersi le responsabilità delle proprie scelte. Già cominciai a farlo, come testimonia il mio stesso blog. In tre anni ho raggiunto determinati traguardi. Non senza fatica. Ma con il coraggio di affrontarne gli ostacoli che li precedevano.
Ora bisogna fare qualche sforzo in più.
Si cerca la tanta agognata serenità, ma sono giunto a conclusione che non è ancora il momento: devo ancora raggiungere alcuni obbiettivi. Come dico sul lavoro: non siamo ancora in Target.
Per alleviare questo lutto, soprattutto a mamma che è decisamente triste per questa scelta obbligata, le ho comprato dei dolcetti.
Si affronta tutto, affronteremo anche questo.


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martedì 11 maggio 2010

Tempi Di Crisi





È un periodo in cui ho poco da dire. A livello di cuore le cose con Stefano vanno molto bene. Confesso che mi trovo spesso a pensare a lui durante il giorno. In quei momenti ragiono su che bella persona sia, su quanto mi completi e su quanto sia io fortunato di averlo incontrato. E questi pensieri sovente mi commuovono.
Economicamente devo dire che sto passando un periodo stabile, ma pieno di incertezze, sia per me che per Tigrotto.
Tutti conosciamo infatti la situazione internazionale dovuta ai disastri economici che affondano la Grecia e per i quali rischiano l'irlanda, il Portogallo, la Spagna e, in parte, l'Italia.
Abbiamo l'esigenza di trovare soluzioni che ci permettano di guadagnare di più, risparmiare e mettere da parte fondi.
Insomma non ci si può permettere di darsi alla pazza gioia. Non abbiamo sicurezze sulle spalle, solo il nostro reciproco sostegno. Che la cosa ci formi, ci tempri o altro anzicheno, bisogna solamente adeguarsi. Le soluzioni si possono trovare, ci sono. I casi della vita sono infiniti e ad ognuno corrispondono più soluzioni. E questo è l'unico pensiero vincente. Non è necessario essere ottimisti. Basta essere postivi. Non serve dire "lo risolvo di certo": basta dire "è difficile, ma si può risolvere" piuttosto che "si può risolvere, ma è difficile". Rendo l'idea?
È un periodo difficile per tutti. Siamo tutti angosciati, chi più e chi meno.
La mia finanziaria comunque sembrerebbe garantirmi un bilancio leggermente positivo ad ogni fine mese. Questo fermo restando la forte limitazione delle spese superflue. Il limitato utilizzo della macchina e l'abbonamento mensile del treno mi lasciano un margine di risparmio che funziona, sebbene rimanga comunque senza fondi a causa delle spese dentistiche... Carissimi dentisti!
Tutto questo non mi preclude però interessanti visite cittadine, serate leggere in compagnia di amici e un po' di palestra.
Manca ancora poco. Una settimana, più o meno. Dopodiché salirò in Svizzera per una mini vacanza con Tigrotto.

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Location:Via della Pineta,Arenzano,Italia

venerdì 23 aprile 2010

Estratto Da Facebook

A domanda: “In quale categoria ti riconosci, Loki?” (riferendosi a possibili categorie frequentanti un bar di dubbio gusto estestico)

…Sorge presto la risposta: spontanea e loquace.

“Nessuna delle due... sono il tipico bambinone cuccioloso dalle magliette attillate i jeans comodi e le scarpe da skater... ballo musica stupida, mi piace cantare la soul e ho i capelli rigorosamente, ma naturalmente, scombinati. Come ognuno di noi ho un bagno pieno di prodotti... che non utilizzo (ma le confezioni erano così carine...). Non seguo il calcio, non seguo lo sport in genere, ma faccio palestra e scorrazzo (incespicando) sui roller tutto sorridente. L'apoteosi della mia felicità è navigare, rotolandomi dalle risate, in una laguna di salsa agrodolce pucciandoci una nuvoletta di drago quà e la', in fervida attesa di gustarmi il gelato fritto che ormai da forma ai miei occhi (za' copyrighted). Ho trovato due braccia rassicuranti e due begli occhi verdì in cui perdermi ed in queste cose crogiolo il mio essere che si potrebbe paragonare ad una cicca da distributore (di quelle a pallina) dai colori fluo, pucciata nella salsa di soja e posata su di un vinile specchiato.”

giovedì 1 aprile 2010

La Felicità È Cosa Effimera

... Come una bolla di sapone. Meglio godersi i pochi attimi e prendere visione della mia massima filosofica:
"Il vile denaro non sarà l'elemento essenziale per il raggiungimento della felicità. Ma poiché la felicità è per sua natura uno stato destinato a durare poco, è alla serenità, vero stato d'equilibrio dell'esistenza, che dobbiamo mirare. E poiché serenità fa rima con stabilità, con la qual medesima si sposa, riteniamo orsù che la pecunia sia uno, non esclusivo, mezzo di raggiungimento del vero stato di benessere. Almeno quanto basta per mantenere l'equilibrio!"
Ultimamente le spese sono tante... E spesso mi trovo a dare una mano ai miei con le bollette. Sapere che la propria famiglia non naviga in buone acque ma si trova con le finanze a terra, è un pensiero che mi angoscia. Col mio lavoro riesco a far fronte alle mie spese, ma dovendo supportare anche i miei non riesco nemmeno a mettere da parte un po' di soldi, giusto per stare sicuro. Economicamente non sono proprio sereno. Meno male che posso fare straordinari ogni giorno per raccimolare qualcosa in più, purtroppo non è abbastanza. Dovrei cercare qualcosa che mi faccia guadagnare di più... Per il momento non posso pensare di andare a vivere da solo. Sarebbe una buona soluzione, potrei accollarmi solo le mie spese. Purtroppo, per sottoscrivere un affitto, bisogna almeno versare degli anticipi... Che non riesco ad accumulare. È un cane che si morde la coda...
Oooh si! I soldi non danno la felicità, ma almeno aiutano a levarsi il peso delle incombenze economiche che ci angosciano ogni giorno! Ringrazio il cielo di avere almeno un posto fisso. Per il resto, mi accontenterò del poco che riesco a permettermi.
Se solo la crisi fosse come queste bolle di sapone... Boh... Così leggere, così trasparenti, così rotonde... E così delicate. Si librano nell'aere come farfalle, un tocco di leggerezza che è l'ilarità di un momento, la felicità che ci distrae per pochi istanti dai nostri problemi. Finchè scoppiano, precipitando rovinosamente a terra come impercettibili lacrime, quelle che non si vedono, quelle che nascondiamo davanti a tutti nel profondo dell'animo. Che fenomeno, vero? Magie della chimica. Meno male che c'è sempre una formula più stabile. Ecco perché è più importante la serenità. Perché nonostante la situazione, sono sereno.



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Location:Piazza Camillo Golgi,Arenzano,Italia

mercoledì 24 marzo 2010

Il Libero Infrasettimanale

Ognitanto, un giorno libero in settimana, fa bene. Ci permette di fermarci in mezzo al resto della gente che, proprio in quei giorni, è presa da mille pensieri e faccende. Bollette in scadenza, commesse di lavoro, la spesa e le faccende di casa. Puoi estraniarti anche dal solito aperitivo con chiacchiere.
Puoi fermarti, bere un caffè, fumarti una sigaretta e cominciare a guardarti attorno senza affanno. Puoi notare molti particolari.
Ad esempio che il verso di un gabbiano è spesso diverso da uccello a uccello. Oppure che il marocchino con la nutella, gustato piano, è molto buono e ti impasta la bocca non proprio di sapore di cioccolato, ma di nocciola. E che dire del riflesso delle barche nelle acque del porto? In una giornata di quasi perfetta bonaccia, tale riflesso sembra proprio disegnato con i precisi tratti impressionisti di un pittore francese. Lá, lontano, seduto sul bordo di una banchina, qualcuno fissa silenziosamente il mare. E per un momento sei incuriosito dalla voglia di entrare nei suoi pensieri e carpire qualche segreto. Questo finché la cameriera di turno non ti presenta il conto al tavolo...



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Location:Marina di Varazze,Varazze,Italia

giovedì 18 marzo 2010

La Comunicazione Per Un Involtino

Una delle cose che ho imparato è l'importanza della comunicazione... Non è una cosa da tutti. Della comunicazione io ne ho fatto il mio mestiere. Per forza di cose sono costretto a comunicare ed il mio canale primario è proprio la comunicazione verbale. Per forza! Dietro ad un pc ed un paio di cuffie un cliente non ha a che fare con altra cosa se non una voce. Rassicurante, sicura di quello che dice, leggera e simpatica. Una voce però che deve essere disposta anche ad ascoltare.
Tutto nasce proprio da questo: sapere ascoltare. Non è un atto unilaterale, ma un elemento essenziale di un "contratto verbale di intesa" che predispone al corretto dialogo fra le parti e getta le fondamenta per una comunicazione corretta. Ecco perché non c'è comunicazione senza l'accordo comune delle parti. (urca! Qui proprio traspare il mio lessico pseudo legale: a qualcosa i corsi universitari di legge sono serviti!)
È importante sapere riconoscere a grandi linee le persone con cui ci rapportiamo per impostare il canale corretto di comunicazione. La cosa migliore, nella maggior parte dei casi è parlare.
Ad esempio, anche se non serbo più rancore e non mi importa più un fico secco della storia, non saprò mai perché con M. sia finita... Quella persona immatura, secondo me aveva un grosso handicap: dare tutto per scontato e supporre che le persone conoscessero perfettamente le sue ragioni, senza alcuna minima spiegazione. Forse gli feci un torto o forse si stufò semplicemente di me, fatto sta che quando sparì non mi permise nemmeno di sapere il perché. Una mancata comunicazione che mi fece rimanere male anche se, come ho detto prima, ormai non ha più la minima rilevanza.
Comunichiamo. E bisognerebbe farlo con sincerità. Non dico questo solo perché non sono capace di mentire, ma proprio perché la bugia si rivela una distorsione della realtà delle cose che porta decisamente fuori pista la corretta... Comunicazione (si, pecco di povertà lessicale) Da qui, gli equivoci.
Con Stefano la comunicazione non manca e la sincerità stringe ancora di più il legame che abbiamo.
Non starò a parlarvi di dialoghi filosofici sul dialogo e sulla retorica, tautologie e contraddizioni. Sento l'arrivo della primavera ed il mio cervello questa settimana risulta spesso rallentato. I risvegli, la mattina si fanno difficili e mi costa fatica abbandonare il piumone in cui mi ritrovo avvolto come il ripieno di un involtino primavera.
Doversi alzare consapevole di un turno scomodissimo di lavoro che mi nega l'opportunità di occuparmi di altre faccende, mi rende "peppioso" (dal nuovo vocabolario della lingua Greggiana: essere "peppia" - avete presente? "pe pe pe pe pe...!!!" immaginate l'espressione simulata con la mano che fa il gesto del becco di papera). Insomma, un po' rognoso e acidamente lamentoso. Ma sempre con brio allegro!
È tutto cominciato stanotte quando ho sognato la mia collega Ele che, in camera mia, ha chiaccherato con la mia lontana zia francese, inconsapevole del fatto che stava facendo una chiamata internazionale. E dire che in un primo momento pensavo stesse chiacchierando con la mia dentista!
Stanchezza, dentista, comunicazione e... Involtini primavera! Temo di avere ancora un po' di salsa di soja nel sangue!


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Location:Via Cornigliano,Genova,Italia

martedì 16 marzo 2010

Basta Poco

Avevo esordito la giornata con: "il buongiorno si vede dal mattino. E che giorno! Le persiane fanno fatica a tenere fuori l'invadente sole che prospetta una calda giornata"
Ridimensioniamo il tutto: il tempo sembra essersi già guastato e, se non fosse per il fatto che sono sempre in anticipo (chiamiamola "fobia del ritardo") avrei sicuramente perso il treno. Questo perché ancora non mi capacito di come, di prima mattina, non ci sia già più un parcheggio per la mia pelO. Tutti già al lavoro, oppure tutti in giro a bighellonare per il solito caffè con pettegolezzo delle 10:00? Fatto sta che, oltre al kilometro che mi separa dalla stazione al posto di lavoro, stasera mi toccherà un altro kilometro che mi separa dalla stazione di casa fino alla macchina.
Una nota positiva però c'è: il vento oggi è debole. Si prospetta veramente la fine dell'inverno e non vedo l'ora di infilarmi i miei roller per andare a pattinare un po' sul mare... Dovrò accontentarmi di mezzo percorso, visto che la passeggiata è franata... Non importa, dimezziamo il percorso e aumentiamo le vasche. Chiamiamola "voglia di muoversi". Basta poco. È vero, le finanze magre e la crisi ci limitano tutti. Ultimamente siamo a fare il conto della serva ogni giorno. Ma, ripeto, basta poco. Ad esempio optare per il campeggio, piuttosto che per l'albergo. Mettere via i soldi e risparmiare su tutte le belle cose che ci circondano e ci tentano. Se ci fermiamo a pensare, ci accorgiamo che il più delle volte sono cose futili.
Esiste la malattia dello shopping compulsivo, conosco persone, ragazze soprattutto, che ogni giorno tornano a casa con un nuovo articolo, costoso o meno che sia. "Questo mi serve per uscire domani sera, proprio mi mancava una maglietta così, altrimenti non so cosa mettermi" dice qualcuno. Quella stessa persona poi si dirige fiera verso l'armadio che, una volta apertosi, ha la magia di trasformare una camera da letto in una boutique. Scoprendo agli occhi tutti che la persona in questione già possiede sei magliette dello stesso tipo di quella appena acquistata.
Beata gioventù che non lavora e che ha i genitori abbienti! A loro la crisi pesa meno.
Ma, come ho detto sopra, basta poco. Con poco si può avere quel tanto che fa bene allo spirito.
Ad esempio ci possiamo accorgere come sia prezioso il tempo passato accanto alla persona amata, soprattutto se questa vive lontano e se ciò comporta di vedersi soltanto nei weekend. Basta poco. Anche solo stare vicini a guardare un panorama fatto di tetti, dalle variopinte forme più disparate, dalla finestra. Si tratta del godere della presenza di qualcuno che, in quel momento, sa trasmettere il suo amore anche nel piccolo gesto di un caldo abbraccio o di una carezza.
Si, va bene, sono proprio innamorato, lo so, ma non è questo il punto. I discorsi spesso si ripetono, è facile: quando arrivi a 26 anni forse è il caso di monitorare la propria demenza senile.
Succede spesso con Za': "ohi Za'! Hai visto queste foto?" "Si, Loki, me le hai già mostrate". "Ah... Comunque l'altro giorno mi è successo che bla bla..." "Ahaha! Me lo avevi già raccontatooo". "C'è qualcosa che non ti ho mai detto?!?" "No Loki! Conosco tutta la tua vita ahaha!" (meno male che la prende sul ridere)
Ognuno ha i suoi difetti. Io spesso mi ripeto, pecco di superficialità e ho l'incredibile capacità di assumere espressioni decisamente da ebete quando, al ristorante cinese, arriva il momento del dolce. Sarà mica colpa della salsa di soja???



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Location:Via Sant'Agata Feltria,Genova,Italia

giovedì 11 marzo 2010

Presentazioni

Eccovi la mia presentazione... È una prova, la prima striscia con Za' è in preparazione... Ma visto che finora nessuno aveva visto la mia faccia ho pensato fosse giunto il momento di presentarmi... O no?






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Location:Via Giacomo Pedemonte,Genova,Italia

lunedì 8 marzo 2010

Loki Comica

E
ccomi di nuovo alla riscossa... come al solito non posso fare a meno di barcamenarmi in nuove avventure multimediali. L'iPhone si è rivelato, in questo ultimo periodo, uno strumento di lavoro e di svago per me assai prezioso.
Posso connettermi a Facebook o aggiornare il blog, ovunque mi trovi, ricevo le mail in Push (real time), chiamo e messaggio a prezzi vantaggiosi (ma questo è ormai solo un dettaglio).
Ho scoperto di potere anche disporre di due interessantissimi strumenti di grafica che mi permettono di trasformare le foto in fumetti. Un altro strumento invece permette di impostare tali fumetti per creare una vera e propria striscia.



Ecco quindi che, affondato in partenza il progetto "La Camera di Loki", il mio podcast che ha visto solo la puntata pilota e della quale non mi sono nemmeno interessato di sapere se qualcuno l'avesse scaricata, ascoltata o meno, sono a pensarne una nuova... le strisce di loki e za'!
E' proprio vero... una ne penso e cento ne faccio... bordello! Vediamo se funziona o meno... In termini di tempo non dovrebbe impiegare molto, posso dedicarmici la sera, giusto prima di andare a nanna.
Di questo passo, prevedo presto il bisogno di un iPhone nuovo.
Prometto che mi metterò al lavoro presto e vi fornirò una prima striscia entro il fine settimana!

E... Si! Quello nella immagine sono io!!!

Vostro Angelo Super Entusiasta,
Loki


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Location:Piazzale della Camionale,Genova,Italia

lunedì 25 gennaio 2010

Il Canto Di Morfeo




Di solito è la sera che porta consiglio, giusto? Forse dovrei dire la notte... Di certo nel proprio letto la mente è soggetta volentieri a pensieri e voli di fantasia. A volte si riesce a sognare anche ad occhi aperti: ti sdrai sul materasso, perdi lo sguardo nel bianco del soffitto e tutto ti appare davanti. I pensieri prendono forma come ologrammi e pendono su di noi come una spada di Damocle mentre sentiamo il peso delle nostre braccia che sprofondano nel piumone morbido.
A volte ci concentriamo tanto che finiamo per addormentarci. Un po' come i mandarini alle prime armi con la meditazione. Le forme da principio si fanno confuse, i suoni si sovrappongono. È come se stessimo cercando la giusta concentrazione per capire cosa ci si presenta davanti. D'un tratto eccola, quella scossa.


Sembra proprio di precipitare, una sensazione così realistica che solo Lewis Carrol è riuscito ad esprimere in modo così azzeccato: la caduta di Alice nella tana del Bianconiglio.

Una volta avevo l'abitudine di trascrivere i miei sogni in un dischetto. Per l'amore che porto nei confronti dell'antico gesto dello scrivere, oggi un poco mi pento di avere usato tanta tecnologia. Questa, infatti, unita alla mia mania per il top secret, ha contribuito a perdere questo floppy. Un floppy disk che ora non potrei neanche leggere per mancanza di un lettore...

La vita di tutti i giorni, fatta di lavoro, casa, amici, sport e hobby, spesso ci distrae dal fermarci almeno una volta al giorno per osservare quel che ci circonda. Ci perdiamo particolari magari interessanti. Così segretamente speriamo, coricandoci a letto, di fare un bel sogno, ricco delle fantasie fatte dai nostri desideri e realistico di tutti quei dettagli che di giorno ci sfuggono.




Con questo ultimo pensiero poso l'iPhone sul mobile della mia camera e torno a leggere Wired: mancano solo un paio di articoli. Non sono sicuro di leggerli fino in fondo... Il morbido piumone e i tre cuscini che mi circondano come sponde e pareti della mia "tana notturna" sono le prime note del canto di Morfeo.
Buona notte.


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Location:Arenzano

martedì 12 gennaio 2010

Il Postino Bussa Troppo

  Aaaargh!!! 350 Mails!!!! Eh, si… Facebook e le sue continue notifiche. Ognuna di esse significa ricevere una mail. Non avendo aperto la posta da Natale fino ad oggi, ho dovuto cancellare un po’ di arretrati: Danila ti ha taggato qui, Lorenzo ti ha commentato la’, Luca ti tartassa di messaggi per chiedere udienza… Senza contare gli inviti in FarmVille o Happy Acquarium che paiono più numerosi degli inviti che ricevo per uscire per una semplice bionda (anche se a me, personalmente, piacciono le brune irlandesi… Guinness per intenderci)

globe puzzle   In questi giorni di ferie sono riuscito a godermi il mio Tigrotto ed a fare un po’ di shopping approfittando dei saldi.
Avevo giusto bisogno di un paio di scarpe da Skate… Ne ho comprate tre paia. Avevo bisogno di un paio di Jeans nuovi perchè i miei sono quasi tutti lisi… Beh, non ne ho trovati di carini in saldo… quindi li ho presi a prezzo pieno. Una borsa nuova per il lavoro, varie ed eventuali.

  E poi il regalo di Natale del mio Ragazzo!!! Una bella fotocamera digitale (specifico “digital”, ma ormai sono tutte così).
Quindi, armato di fotocamera e curiosità, non ho potuto fare a meno di gironzolare per il centro di quella città che mi diede i natali. Le strade erano ancora illuminate dalle decorazioni di questo passato Natale gioioso che ho vissuto a pieno e che sono fiducioso di ripetere ancora per molti anni. DSC00022
Piazza del Duomo mi regala ottimi spunti per fantasticare sulla mia “Tana” ideale.  Ad esempio un bellissimo loft affacciato sulla grande piazza oppure un bel balconcino da due milioni di euro (tanto per investimento…) nei dintorni di San Fedele…
Sempre al centro della Piazza del Duomo qualcosa ha catturato la mia attenzione e curiosità… Una serie di note suonate a caso mi ha guidato fino alle scale della Metropolitana… I gradini delle scale erano diventate magicamente un pianoforte e alcuni giovani si divertivano a saltellare di nota in nota, anche se, per suonare le quattro stagioni di Vivaldi ci vorrebbe mezza Milano ben allenata da centinaia di sessioni di step.

DSC00041   Un Natale all’insegna della luce. Una manifestazione internazionale in favore della luce e del risparmio energetico. Locandine Led, fari della medesima tecnologia illuminavano il Naviglio permettendo ad ogni cittadino di esprimere la propria creatività e curiosità, attraverso speciali “rubinetti” per cambiare il colore delle luci.
Tubi appesi nella Galleria Vittorio Emanuele, distraevano dalla splendida cupola blu luccicante con sfumature soft di colori caldi e freddi, riposando la vista. DSC00009

  A ricordarmi che i pezzi di storia della vecchia Milano non mancano, un palazzo misterioso dietro il Bulgari Hotel ed uno invece nei pressi di Via Giardini, proprio dietro il palazzone fashion di Armani. Senza contare i giardini di Via Palestro.DSC00058

  Eccomi invece catapultato nella realtà di tutti i giorni: il lavoro. Si! E’ arrivato il momento di testare i nuovi sistemi di crm, freschi freschi di Lunedì mattina. Non che non avessi già sbirciato precedentemente negli ambienti di training, ma vedere un lavoro finito e pronto per l’uso effettivo, completo di tutti i dati che deve contenere non ha prezzo. Devo dire che è proprio intuitivo. Dopo cinque minuti infatti, l’area mi ha sentito gridare “dove cavolo trovo le fatture???”

  La tecnologia ci ha rivoluzionato la vita… e pensare che quando andavo alle scuole medie ancora non avevo il telefono cellulare, considerato un mezzo di comunicazione all’avanguardia e di lusso. Allungavo spesso l’occhio nelle vetrine dei negozi di telefonia per ammirare quelle splendide cabine telefoniche… Tempi passati… erano gli anni in cui si è cominciato a stringere sulle parole: “Ciao mamma, oggi c’è sciopero a scuola e non ci fanno entrare! Non posso fare il compito in classe, pazienza, torno a casa aspettami!” Azz!!! Troppi caratteri!!! Un emorragia di credito residuo… sforbiciamo: “ciao mma, ogg sciopero a scl e nn c fanno entrare! nn ps fare il comp in classe p.za trn a casa asp!”
Ma come non la riconoscete??? E’ l’ormai consolidata lingua bimbominkiese (qui la “K” è d’obbligo per non perdere l’idea), un idioma che ormai si è costruito una sua grammatica priva di senso. Uno Slang giovanile che è sempre in continua e rapida evoluzione con un tempistiche varie da tre mesi a sei.
E purtroppo mi sono trovato ad affrontare l’infiltrazione di questo “slang” giovanile anche sul lavoro. E’ concepibile nominare un file di lavoro “uniko”???
Non voglio passare per una cima in grammatica perchè non arrivo nemmeno ad essere una cima di rapa, però ammetto di rimanere un poco perplesso di fronte a certe cose…

  Sono giorni di cauta spensieratezza (non troppa perchè poi ne risente il portafogli). Mi tengo allegro canticchiando la canzone di Mina “Prendi una Matita” della quale ho trovato finalmente la base, ma non riesco a tenere le note (eppure sono bravo a cantare… canto per passione da anni ormai… chiedete a chi mi ha sentito!!). Dopotutto non posso mica trasformarmi in eunuco! No, no… non è vero che per noi gay i gioiellini di famiglia non servono!!! Ehm… ok, non dilunghiamoci su questo… fireflies_cover
Parlavamo di canto. Ultimamente scopro un po’ di nuova musica. Ad esempio Fireflies degli Owl City. Una canzone che ti porta un po’ nel mondo dei sogni…

  Programmi per i prossimi giorni? Pianificare il mio ritorno in palestra per ricostruire un po’ di muscolo sui miei pettorali e braccia. Ultimamente poi, complice il freddo, vado in giro con le spalle un po’ chiuse…

  Vorrei ringraziare tutti voi che seguite il mio blog, anche se ultimamente, complice un nuovo amore, un cielo finalmente sereno nella mia vita, una certa maturità (!?!?) ed il solito lavoro che non mollo neanche quando sono a casa, sono un po’ latitante.
In particolare ringrazio delle belle parole Rupert, Maddalena e un anonimo straniero che ha commentato un post dell’anno scorso e che ha colto nei miei sentimenti scritti il mio percorso:
Wherever you are, I wanna thank you for your support and your interest. Damn! This maybe means that works man!!! ;-)
(Eh va beh, dai…! La faccina mettiamola!!!)