venerdì 23 aprile 2010

Estratto Da Facebook

A domanda: “In quale categoria ti riconosci, Loki?” (riferendosi a possibili categorie frequentanti un bar di dubbio gusto estestico)

…Sorge presto la risposta: spontanea e loquace.

“Nessuna delle due... sono il tipico bambinone cuccioloso dalle magliette attillate i jeans comodi e le scarpe da skater... ballo musica stupida, mi piace cantare la soul e ho i capelli rigorosamente, ma naturalmente, scombinati. Come ognuno di noi ho un bagno pieno di prodotti... che non utilizzo (ma le confezioni erano così carine...). Non seguo il calcio, non seguo lo sport in genere, ma faccio palestra e scorrazzo (incespicando) sui roller tutto sorridente. L'apoteosi della mia felicità è navigare, rotolandomi dalle risate, in una laguna di salsa agrodolce pucciandoci una nuvoletta di drago quà e la', in fervida attesa di gustarmi il gelato fritto che ormai da forma ai miei occhi (za' copyrighted). Ho trovato due braccia rassicuranti e due begli occhi verdì in cui perdermi ed in queste cose crogiolo il mio essere che si potrebbe paragonare ad una cicca da distributore (di quelle a pallina) dai colori fluo, pucciata nella salsa di soja e posata su di un vinile specchiato.”

giovedì 1 aprile 2010

La Felicità È Cosa Effimera

... Come una bolla di sapone. Meglio godersi i pochi attimi e prendere visione della mia massima filosofica:
"Il vile denaro non sarà l'elemento essenziale per il raggiungimento della felicità. Ma poiché la felicità è per sua natura uno stato destinato a durare poco, è alla serenità, vero stato d'equilibrio dell'esistenza, che dobbiamo mirare. E poiché serenità fa rima con stabilità, con la qual medesima si sposa, riteniamo orsù che la pecunia sia uno, non esclusivo, mezzo di raggiungimento del vero stato di benessere. Almeno quanto basta per mantenere l'equilibrio!"
Ultimamente le spese sono tante... E spesso mi trovo a dare una mano ai miei con le bollette. Sapere che la propria famiglia non naviga in buone acque ma si trova con le finanze a terra, è un pensiero che mi angoscia. Col mio lavoro riesco a far fronte alle mie spese, ma dovendo supportare anche i miei non riesco nemmeno a mettere da parte un po' di soldi, giusto per stare sicuro. Economicamente non sono proprio sereno. Meno male che posso fare straordinari ogni giorno per raccimolare qualcosa in più, purtroppo non è abbastanza. Dovrei cercare qualcosa che mi faccia guadagnare di più... Per il momento non posso pensare di andare a vivere da solo. Sarebbe una buona soluzione, potrei accollarmi solo le mie spese. Purtroppo, per sottoscrivere un affitto, bisogna almeno versare degli anticipi... Che non riesco ad accumulare. È un cane che si morde la coda...
Oooh si! I soldi non danno la felicità, ma almeno aiutano a levarsi il peso delle incombenze economiche che ci angosciano ogni giorno! Ringrazio il cielo di avere almeno un posto fisso. Per il resto, mi accontenterò del poco che riesco a permettermi.
Se solo la crisi fosse come queste bolle di sapone... Boh... Così leggere, così trasparenti, così rotonde... E così delicate. Si librano nell'aere come farfalle, un tocco di leggerezza che è l'ilarità di un momento, la felicità che ci distrae per pochi istanti dai nostri problemi. Finchè scoppiano, precipitando rovinosamente a terra come impercettibili lacrime, quelle che non si vedono, quelle che nascondiamo davanti a tutti nel profondo dell'animo. Che fenomeno, vero? Magie della chimica. Meno male che c'è sempre una formula più stabile. Ecco perché è più importante la serenità. Perché nonostante la situazione, sono sereno.



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