giovedì 13 giugno 2013

Networking





Così, per un caso fortuito, conobbi quel tizio. La prima volta che lo incontrai mi trafisse con quello sguardo di ghiaccio. Non era uno sguardo cattivo. Era uno sguardo che accendeva un campanello, un radar, come dire "quello scommetto che è italiano e gay". O almeno, questo è quello che ho pensato io.
Era un incontro fortuito, come quando per strada si incontra lo sguardo di mille persone. Ma quegli occhi erano di ghiaccio e come una lama, un lucente fendente, mi sono penetrati nel cervello, impressi come sulla cellulosa di una pellicola.
Nei giorni seguenti scoprii che frequentava gli stessi luoghi che frequentavo io. Prendeva lo stesso autobus, seguiva le lezioni nella mia stessa scuola. Ed ogni volta mi vedeva e mi fissava con quegli occhi.
Perché? Che gli ho fatto? Cosa vuole? Vuole parlarmi? Che venga!
Nulla.
Ma la mia curiosità e socievolezza mi ha spinto a conoscerlo.
Così, come se mi fossi ricordato all'improvviso di dirgli qualcosa "ciao, ci vediamo spesso in giro, io mi chiamo Luca".
Socievolezza. Apre tante porte, tanti libri. Ribaltando completamente tutti i preconcetti e tutte le mie diffidenze. Sei gay. Truzzo, ma lo sei (io invece sono acido). E sei felicemente sposato. "Felicemente" lo metto io, lo reputo sottinteso visto che il tuo sogno è lavorare per assistere le persone bisognose. Per certi ruoli che d'altro canto non pagano molto, ci vuole una vera vocazione, quindi ti reputo una persona buona.
Anche quell'uomo che ha conosciuto il mio compagno è bravo. Preconcetto: al Pride aveva tirato su troppo il gomito, ma un successivo incontro fortuito (città piccola, manco a volerlo abitiamo nel quartiere più gaio...) mi ha rassicurato sul fatto che non sia pericoloso. Quindi, assumo che non lo sia nemmeno l'americana (la sua amica, anch'essa americana, era squisita) che si è ribaltata per strada nel mezzo della parata.
Cinicamente si potrebbe parlare di networking. Ma sono contento di conoscere nuove persone. La mia casa ora è qui con il mio Amore. È qui che vivo, che sto studiando una lingua straniera ed è qui che cercherò il mio prossimo lavoro.
Quindi, senza dimenticare gli amici veri che ho lasciato in Italia ed a cui il pensiero va regolarmente (molto mi hanno dato e molto affetto gli devo), è necessario rifarsi una vita. Nuove conoscenze da invitare a cena nel weekend per far loro apprezzare la cucina italiana (gioco sporco, lo so...) chiacchierare, praticare le lingue straniere e sentirsi più a proprio agio nella nuova tana.

Ho perso 4Kg semplicemente correndo regolarmente e mangiando in modo più sano (più verdure, meno snacks)
Sto bene.

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