lunedì 4 luglio 2011

A River

Il ricordo di quel giorno in via San Vincenzo, a Genova, è ancora impresso nella mia mente con colori così vividi da non sembrare nemmeno una proiezione di una pellicola cinematografica d'autore.
Camminavamo fianco a fianco, quando lui (il mio ragazzo) mi disse di avere accettato il posto di lavoro in Svizzera.
"Bene", fu la mia risposta, mentre un tonfo al cuore mi colpì come un vuoto d'aria in aereo. Lui mi si parò davanti e mi fermò dicendomi "non piangere Lupacchiotto che piango anche io". Non piansi, anche se mi ci vollero cinque minuti buoni di decantazione per assorbire il colpo. Tutta quella serenità conquistata, tutti quei bei momenti passati assieme, sembravano destinati ad un finale freddo, senza senso.
Fui io stesso, in prima persona, a sostenere la sua candidatura all'estero. Quindi era anche una cosa che ero disposto ad accettare per il suo bene, la sua carriera, la sua soddisfazione personale. "Prima di tutto lui deve essere felice" mi dissi ascoltando le sue intenzioni quando cominciò a parlarmi di questa possibilità.
A seguito di quell'exploit però, ci dissimo che avremmo continuato a frequentarci e che avremmo superato ogni difficoltà assieme se l'avessi voluto.
E io lo volli. Lo volli fortemente.
Ecco perchè, a distanza di due anni, quasi 3, siamo ancora assieme. Perchè abbiamo sempre cercato un punto d'accordo anche se questo significava fare delle rinunce, sia da parte mia, sia da parte sua. Perhè se ci tieni ad una persona, veramente, un punto d'incontro si trova sempre. Alla fine è la semplice ricerca di un equilibrio. Un rapporto d'amore è fatto di dare e ricevere e queste due azioni devono essere equilibrate altrimenti il rapporto è instabile e quindi malato.
Quando però si arriva a discussioni così animate, come quelle che trapelano dalle tue parole, caro River, ha poco senso "fare l'amore" se dolorante dei lividi che vi portate appresso. Io non so quanto tu... voi... vi siate sforzati di sanare quelle crepe che si sono create nel vostro rapporto. Confido personalmente che tu ci abbia messo lo stesso impegno che hai impiegato per riassemblare quei pezzetti di carta.
Ormai però è chiaro che dall'altra parte non c'è più voglia di continuare. Lui ha già concluso il rapporto anche se con segnali indiretti, perchè effettivamente certi fatti sono difficili da affrontare e non tutti ne hanno il coraggio.
Adesso è il momento di voltare pagina con altrettanto impegno. farà molto male e tale dolore durerà a lungo. Ma prima o poi passa e sarà sicuramente meglio dei lividi che ora ti affliggono.
Mi dispiace, River.



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