giovedì 29 luglio 2010

Restyling Poco Conservativo

Prima o poi dovevo adeguarmi ai tempi ed attivarmi con un restyling del blog. Dopo una serie imprecisata di prove, sono approdato a questa versione. Ora mi manca solo lo studio del nuovo titolo.

Oggi ho ritrovato un pezzo di carta su cui scrissi qualche riga di getto, come spesso mi ritrovo a fare, un po’ per il vezzo di mostrare una bella grafia ed un po’ per svuotare la mente dai mille pensieri…

La malcelata curiosità di quel naso invadente che, come un piccolo topolino di campagna, nel pertugio s'infila, incurante di trappole, ma sospinto da quel curioso istinto che domina l'animale nella sopravvivenza come l'uomo nella sua irrazionalità.

E' la scrittura di getto, la visione di un salto acrobatico attraverso quel pertugio, alla ricerca di qualcosa che riusciamo solo a scorgere ma che, in cuor nostro sappiamo è essenziale alla nostra sopravvivenza fatta di una infinita ricerca della felicità.

Il bello è che la maggior parte delle volte, quello che scrivo riesco proprio a visualizzarlo davanti a me. Come sognare ad occhi aperti. Il problema è sintetizzare e tradurre in parole le mie “visioni”.
Ora basta farsi problemi. Ora è il momento di agire. Svoltiamo pagina e impegniamoci a cambiare l’header di questo blog che mi è sempre parso un po’ confusionario.
A breve ne vedrete delle belle… Sono un po’ arrugginito con i programmi di grafica. Purtroppo, da quando il mio primo notebook è finito al Trivulzio tra i malati terminali, ho perso anche l’uso di Archicad.
Il mio notebook giace li… in camera… su quella antica cassa panca intarsiata veneta, curata nella sua vecchiaia da un inutile Ubuntu che ha alleggerito il pc, ma lo ha anche limitato come un pazzo creativo sedato dai barbiturici per non dare in escandescenze.
Escandescenze… creative, colorate, innovative.
Bon. Cerchiamo di dare del nostro meglio. Presto riuscirò a partorire qualche idea carina.

martedì 20 luglio 2010

Delirio Milanese di Luglio

Chi ha detto che Milano non offre spunti per trascorrere dei sereni weekend sotto il sole cocente dell'estate che incombe su di noi, più che come una spada di damocle, come una pesante pressa in azione?
Credetemi, ci sono.
Ad esempio è sempre possibile chiudersi in palestra dove il condizionatore acceso mitiga la temperatura della vostra pelle che nel frattempo, sotto lo sforzo dei pesi, si copre di luccicanti perle di sudore che, al di la dell'odore maschile che emana (non male se genuino di persona pulita), contribuisce a sottolineare le forme del nostro corpo illudendoci per un attimo di avere anche noi, comuni mortali, un corpo divino ed invidiabile.
Si prosegue verso la strada di casa. Spesso nelle ore più calde. Ma quanto è divertente passeggiare sull'asfalto bollente ormai gommoso? Il calore che si sprigiona dallo strato di bitume regala miraggi e, a volte, l'effetto della Fata Morgana che a Milano significa vedere il castello sforzesco in aria. Questo accade all'incauto individuo che, colpito dal caldo senza pietà, stramazza a terra creando una temporanea Sindone proprio sull'asfalto: un vero e proprio urban art attack!
La casa di un perfetto Milanese è completa di tutto il necessario per vivere. Ad esempio c'è il condizionatore. Tuttavia il caldo estivo, nelle grandi città è troppo per permettersi di raffreddare la casa verso i 18ºC: la differenza con l'esterno è troppa e l'eventuale uscita imprevista espone troppo al rischio di ritrovarsi nuovamente nel castello fluttuante di cui sopra.
Meglio optare allora per un paio di boxer comodi (se siete soli potete anche stare senza) ed un bel lettone comodo su cui puntare un bel ventilatore. Ecco allora che subentra quella bellissima sensazione: il proprio corpo diventa pesantissimo fino a fondersi in un tutt'uno con il materasso.
Non servirebbe altro se non della musica rilassante, ma la città d'estate è così vuota che se hai la fortuna di abitare ai piani alti, sei sonoramente isolato.
Il tardo pomeriggio è per le famiglie ed i soliti appassionati di fitness. I parchi brulicano di vita, schiamazzi, biciclette, pance flaccide al sole come burrate passate al microonde. Il caldo non da tregua e la gente cerca riparo nei baretti e nei chioschi sparsi intorno: queste piccole oasi sono il vero simbolo del business estivo milanese!
Il pomeriggio si fa sempre più silenzioso. Ad un tratto lo sguardo è catturato da quel cielo che improvvisamente ed in modo impercettibile ha assunto un colorito sempre più sporco. Il silenzio è una nota purtroppo quasi estinta. Tuttavia, quando lo si percepisce diventa la musica migliore perché lascia spazio ai propri pensieri. Finche un burbero suono in lontananza sembra chiederti "hai chiuso le finestre prima di uscire?"


È una domanda che non passa inosservata. A ribadirla ci pensa un lampo che, come un flash, ci risveglia dal rimbambimento momentaneo nel quale eravamo piacevolmente assorti. C'è poco tempo per riflettere su quella domanda. Troppo poco per rispondere. Troppo tardi per reagire.
Una provvidenziale secchiata d'acqua si riversa allora sulla città e sembra per un poco alleviare il peso della famigerata pressa cocente (o era il castello zuppo di umidità a fare fatica a fluttuare?).
Dura poco. Altrettanto poco dura la sensazione di sentirsi già ad autunno inoltrato. La secchiata ti ricorda che l'estate è solo a metà.



- Posted in mobility! Be ahead, be web 3.0!!!

Location:Via Angelo Scarsellini,Genova,Italia

martedì 13 luglio 2010

Fumetto

Ognitanto scatto qualche foto e mi diverto a farne dei fumetti...
La gita alle Cinque Terre, non solo mi ha rigenerato, ma mi ha fatto scoprire tante cose nuove.
Ad esempio quanto è buono il gelato al limone! Oppure quanto è faticoso stare al passo con Stefano quando si intraprende una avventurosa passeggiata nei boschi che separano le Cinque Terre.
Oooh, si! Bisogna essere allenati e scattanti! Se l'alternativa a tutto ciò è stare seduti su di una scomoda sdraio in spiaggia, alternando docce fredde a brevi nuotate in mare, una scarpinata su rocce scoscese sotto il sole rovente delle quattro del pomeriggio è la soluzione migliore. Si suda, si bruciano calorie, si vedono angelici sorbetti al limone svolazzare all'ombra di pini marittimi.
Tutto sommato l'esperienza si traduce in una bella avventura. Scoprendo anfratti sconosciuti ai più. Ruderi abbandonati nel bosco, ponticelli sospesi su piccoli torrenti che regalano un attimo di fresco e di felicità. Una vista mozzafiato (per forza!!! Dopo tutta quella strada...) regalata dall'odisseo sforzo di raggiungere la vetta con somma soddisfazione delle proprie capacità atletiche. Un panorama ed un silenzio da godersi con la persona amata per bucolici attimi romantici destinati ad imprimersi nella mente per sempre.



- Posted in mobility! Be ahead, be web 3.0!!!

Location:Genova,Italia

martedì 6 luglio 2010

Il punto di Luglio '10

Ecco: doveva succedere...
con tutte le spese, ho perso di vista l'obbiettivo della mia finanziaria e la carta di credito è stata bloccata. Le condizioni contrattuali non sono le migliori: l'addebito del saldo è il 28 del mese, mentre l'accredito dello stipendio è il 30.
E' logico, anche quando il saldo del mese è poco, che manchino i soldi per pagare, visto che ho anche il mutuo della macchina da pagare ogni 15 del mese...



Così forse salta il weekend a Como, in campeggio. Mi sento terribilmente in colpa. Stefano ci contava per passare un Weekend insieme al fresco. Non mi preoccupa il fatto che la carta di credito sia stata bloccata. Pazienza, apsetterò di saldare i conti e non la userò. Mi spiace di avere limitato il mio ragazzo. Di averlo in qualche modo deluso perchè non sono stato in grado di gestire i miei costi.

Oggi ho parlato sia con la mia coach, sia con la manager. Ho parlato con coloro che stanno "un gradino più in alto" di me e con cui ho sempre avuto un ottimo dialogo.
Ho chiesto la possibilità di partecipare a qualche progetto. Sarebbe solo per 6 mesi, ma al termine di questo potrei chiedere il trasferimento definitivo a Milano.
Significa molto questa decisione: innanzitutto una riduzione delle spese. In secondo luogo la possibilità di essere più vicino a Stefano.
D'altra parte lascio la casa, i miei genitori, cosa non da poco, ma necessaria per raggiungere un minimo di autonomia e svezzarmi da una famiglia su cui non posso contare a pieno.
Lascio anche i miei amici. Finirebbero le serate di chiacchiere con Za', gli shoot fotografici con Diva. Danila, già non la vedo più spesso per direzioni diverse che hanno preso le nostre vite, ma così non la vedrei più del tutto.

Non ho mai avuto fortuna in questo frangente. A quattordici anni, quando è importante coltivarsi le amicizie, sono stato sradicato da Milano per trasferirmi a Genova. Al Liceo ho sempre fatto fatica ad integrarmi in un gruppo, non ho legato con nessuno. Al di fuori sono stato però fortunato a conoscere Za', ho avuto modo di consolidare l'amicizia con Danila e successivamente, dopo anni, ho aggiunto Diva e molti altri, più o meno conoscenti, amici... Diciamo che per raggiungere questo traguardo ci ho messo... mhm.. dunque, dal 1998 al 2009... 11 anni? Ecco.

Ora un colpo di fortuna ancora più grosso: l'avere trovato l'amore, un ragazzo serio e sincero, buono. Ed una serie di traguardi importanti: il lavoro fisso, il dichiararsi con la famiglia, una macchina tutta mia.

La vita è fatta di scelte e di sacrifici. La scelta giusta? Solo quella in cui credi se hai fede in quello che stai vivendo ora.
Bella frase vero?
Il mio vero problema è un altro... Un terrore innato della solitudine, la paura di perdere tutti coloro che ho vicino e di rimanere solo.
Si, anche io ho paura. Una paura immensa.

Per ora mi limiterò a scacciarla con una bella corsetta serale: approfitterò di un finto fresco, al chiaro di luna, sotto casa con l'iPhone a bomba nelle orecchie.
Voglio cacciare tutti i pensieri, tutte le preoccupazioni di oggi, riversare nella musica l'urlo che vorrei cacciare... e che non rilascio solo perchè non voglio disturbare il vicinato... e scappare per un momento dalla mia paura.


- Posted in mobility! Be ahead, be web 3.0!!!

Location:Via Pietro Chiesa,Genova,Italia