martedì 16 marzo 2010

Basta Poco

Avevo esordito la giornata con: "il buongiorno si vede dal mattino. E che giorno! Le persiane fanno fatica a tenere fuori l'invadente sole che prospetta una calda giornata"
Ridimensioniamo il tutto: il tempo sembra essersi già guastato e, se non fosse per il fatto che sono sempre in anticipo (chiamiamola "fobia del ritardo") avrei sicuramente perso il treno. Questo perché ancora non mi capacito di come, di prima mattina, non ci sia già più un parcheggio per la mia pelO. Tutti già al lavoro, oppure tutti in giro a bighellonare per il solito caffè con pettegolezzo delle 10:00? Fatto sta che, oltre al kilometro che mi separa dalla stazione al posto di lavoro, stasera mi toccherà un altro kilometro che mi separa dalla stazione di casa fino alla macchina.
Una nota positiva però c'è: il vento oggi è debole. Si prospetta veramente la fine dell'inverno e non vedo l'ora di infilarmi i miei roller per andare a pattinare un po' sul mare... Dovrò accontentarmi di mezzo percorso, visto che la passeggiata è franata... Non importa, dimezziamo il percorso e aumentiamo le vasche. Chiamiamola "voglia di muoversi". Basta poco. È vero, le finanze magre e la crisi ci limitano tutti. Ultimamente siamo a fare il conto della serva ogni giorno. Ma, ripeto, basta poco. Ad esempio optare per il campeggio, piuttosto che per l'albergo. Mettere via i soldi e risparmiare su tutte le belle cose che ci circondano e ci tentano. Se ci fermiamo a pensare, ci accorgiamo che il più delle volte sono cose futili.
Esiste la malattia dello shopping compulsivo, conosco persone, ragazze soprattutto, che ogni giorno tornano a casa con un nuovo articolo, costoso o meno che sia. "Questo mi serve per uscire domani sera, proprio mi mancava una maglietta così, altrimenti non so cosa mettermi" dice qualcuno. Quella stessa persona poi si dirige fiera verso l'armadio che, una volta apertosi, ha la magia di trasformare una camera da letto in una boutique. Scoprendo agli occhi tutti che la persona in questione già possiede sei magliette dello stesso tipo di quella appena acquistata.
Beata gioventù che non lavora e che ha i genitori abbienti! A loro la crisi pesa meno.
Ma, come ho detto sopra, basta poco. Con poco si può avere quel tanto che fa bene allo spirito.
Ad esempio ci possiamo accorgere come sia prezioso il tempo passato accanto alla persona amata, soprattutto se questa vive lontano e se ciò comporta di vedersi soltanto nei weekend. Basta poco. Anche solo stare vicini a guardare un panorama fatto di tetti, dalle variopinte forme più disparate, dalla finestra. Si tratta del godere della presenza di qualcuno che, in quel momento, sa trasmettere il suo amore anche nel piccolo gesto di un caldo abbraccio o di una carezza.
Si, va bene, sono proprio innamorato, lo so, ma non è questo il punto. I discorsi spesso si ripetono, è facile: quando arrivi a 26 anni forse è il caso di monitorare la propria demenza senile.
Succede spesso con Za': "ohi Za'! Hai visto queste foto?" "Si, Loki, me le hai già mostrate". "Ah... Comunque l'altro giorno mi è successo che bla bla..." "Ahaha! Me lo avevi già raccontatooo". "C'è qualcosa che non ti ho mai detto?!?" "No Loki! Conosco tutta la tua vita ahaha!" (meno male che la prende sul ridere)
Ognuno ha i suoi difetti. Io spesso mi ripeto, pecco di superficialità e ho l'incredibile capacità di assumere espressioni decisamente da ebete quando, al ristorante cinese, arriva il momento del dolce. Sarà mica colpa della salsa di soja???



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Location:Via Sant'Agata Feltria,Genova,Italia

2 commenti:

ienaspb ha detto...

looop hai ragione io in questo periodo son compulsivamete shoppinghiana!!!ma è la carenza d'affettooooooooo!!!

Tigerchen ha detto...

E' vero, fai proprio quell'espressione da gelato fritto! :-D