Ordunque... La proposta lavorativa a Milano purtroppo non potrà realizzarsi. Ci arrivo sempre vicino, ma al momento decisivo, zac...! crollano tutte le aspettative...
Non mi do per vinto. All'agenzia interinale, l'addetta mia referente, sta già cercando un'altra collocazione per me. Io ho riscritto il mio curriculum (lo spedirò all'agenzia il prima possibile) con un allargamento di disponibilità di mansioni: dal commesso in negozi di abbigliamento e arredo a posizioni di segreteria e receptionist. Dall'organizzazione di eventi al Data Entry.
Menomale che la mia buona conoscenza dell'inglese è un grosso vantaggio. Purtroppo in questo periodo estivo sono poche le offerte di lavoro.
Stasera torno ad Arenzano. Da domani ho da spedire, tra fax e mails, un sacco di curriculum vitae per posizioni lavorative varie a Milano. Ma, essendo uno che non chiude mai tutte le porte, cercherò qualche lavoro anche a Genova. L'importante è che non si tratti più di fare il cameriere.
Non voglio dire che il lavoro del cameriere sia degradante o altro... E' solo che non fa per me e, sinceramente, non si vive di lavori stagionali... O meglio, non si vive di quello se vuoi raggiungere una certa indipendenza.
Mamma comunque ha ragione. Bisogna imparare che è meglio
"Non dire Gatto, se non l'hai nel sacco".
Brava mamma! Pazienza... I lavori si cambiano, si trovano, si perdono, e tutti noi facciamo fatica a trovare qualcosa. L'importante è non rimanere fermi e continuare a cercare. Prima o poi, con volontà, ognuno riesce a trovare il proprio posto nel mondo.
Penserete: "Che ragazzo sportivo! L'ha presa proprio con filosofia..."
Diciamo che è tutto il giorno che, saputo della decisione dell'azienda di sospendere ogni ricerca di personale, non proferisco una parola.
Ieri sera mi sono visto un film a tematica gay: Yossi & Jagger. Bellissimo, anche se il finale lascia l'amaro in bocca. Cosa insegna? A vivere le proprie emozioni intensamente senza paura e senza rimandare... Perchè non ci sarà sempre una seconda occasione.
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