domenica 17 giugno 2007

Venerdì: elettroencefalogramma piatto.


Facciamo il punto della situazione.
Sono affacciato da poco in quello che ormai sapete ch’amo citare come “universo dell’esclusività maschile”. La mia prima esperienza di sesso con un ragazzo, non mi ha lasciato granchè a livello fisico, se non la certezza di essere naturalmente portato alla cinematografia porno. Tra i partners che ho avuto c’è l’amico G. di Alessandria, con cui sono stato due volte, e con il quale sono rimasto, tra alti e bassi, ad una amicizia a livello di chat. Dovessi farmi una scopata con lui ci starei, ma ora come ora, non sono io a chiedergliela. Dopo G. è arrivato M.x. con cui sono stato davvero bene. Essendo però tutti e due alle prime armi e desiderosi di fare ognuno le proprie esperienze, non abbiamo intrapreso alcun legame serio. R. di Genova è troppo maturo per me, anche se davvero esperto e molto saggio su alcune cose… Forse un po’ troppo perfettino…
Il manzetto vicino casa è una cosa a cui devo cercare di non dare peso in quanto alla sfiga non c’è mai fine, e visto che io ci sono abbonato alla sfortuna, dovevo aspettarmi che la possibilità di instaurare con qualcuno bello comodo dietro casa, una sana consuetudine, fosse impossibile. A quanto pare devo macinare kilometri per una scopata. Visto che io non elemosino l’amicizia di nessuno, tantomeno il sesso, se al momento non mi sento di sbattermi fino a Milano o Padova o semplicemente fino a Genova, non ci vado e basta.
Ieri sera mi sono svagato come si deve. Ero incazzato come una biscia (io di biscie incazzate non ne ho mai conosciute, ma si dice così… in genere se ne vedo una ci passo sopra dritto con la macchina…), nervoso, avevo voglia di scaricarmi. Ecco l’occasione. Il primo venerdì sera libero, finalmente, dopo due settimane di duro lavoro, spostamenti e inconvenienti fisici (no no no… quelli non ve li racconto, fanno un po’ schifo). Io e Matteo andiamo a scatenarci un po’ in discoteca!
Albisola, offre molte opportunità, non certo per il mondo gaio a cui nulla è dedicato in zona, ma comunque per tutti coloro che cercano una serata a base di musica disco. Dal Golden Beach, al Soleluna, passando per il Prana (locale kitch in perfetto stile Sadie’s). Ebbene ieri sera, un venerdì, nulla di chè… Possibile? A quanto pare si. Guardo in alto: il cielo stellato non si fa vedere neanche oggi, anzi pare essersi preparato ad una cascata di secchiate d’acqua come manco una comara di basso borgo ti lancerebbe a mezzanotte per colpa di un gatto in calore… (bello scrivere queste stronzate nella solitudine del mio lavoro… rido rido come un co….ne)
Decidiamo di dare un’occhiata a quella discoteca di Vado Ligure dal nome decisamente innovativo (Disco Disco) e che si trova nello stesso stabile di un negozio che sembra fatto su misura per me: Ego. Vi trovi di tutto: dallo spazzolino da denti con la luce, alle candele per il bagno, dal divano stile luigi xv al pennello da cucina in silicone fluo. Ebbene ne Ego, ne la discoteca erano aperti. Spinti dalla disperazione, ci siamo letteralmente divertiti al tavolino di un baretto sul porto di Savona, a votare le foto pubblicate sulla community di Vodafone live. Due coktails ed ero fuori di cocomero. Eh, mannaggia a me… non sono più abituato a bere quei tre quattro coktails a sera…
La mia cena, per ovvi motivi lavorativi e logistici, era stata rappresentata da una semplice barretta energetica la quale, dovendo fungere da pasto a mezzogiorno appena uscito di palestra, ha viaggiato per tutto il pomeriggio tra casa e commissioni varie per approdare al lavoro e poi di nuovo a casa per cena… Come dire: passata e ripassata al microonde. Però buona… decisamente impastosa per la bocca, un po’ come il cemento per fare i calchi dal dentista… prossima volta uso una di quelle e propongo lo sconto al mio dentista…
Beh, era ovvio che alle due di notte avessi ancora fame… Menomale che c’era un negozietto di kebab aperto… Che goduria… neanche il bisogno di insaporirlo con tutte quelle schifezze che solitamente ti propinano… Solo carne, pomodori freschi e insalata (freschi… ). Stamattina ero abbastanza in stato comatoso, ma ci stava comunque. Ora in attesa di cominciare la fase più dura del mio lavoro (servire ai tavoli, seguire la playlist di musica e cantare), mi godo la colazione che non mi sono goduto: latte e briosche.

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