lunedì 10 settembre 2007

Cristo Amicone


Stamattina sono passato a fare il solito giro dei miei blog preferiti…
Passando da River (http://www.river.com/ ), che propone notizie e disquisizioni sempre attuali e interessanti al blog di Xandon (http://www.xandon.blogspot.com/ ) , più leggero e di piacevole lettura… Poi mi sono chiesto: “e Lenny? Cosa ci racconta oggi?”
Quindi eccoci a visitare il sito di Lennynero http://www.lennynero.wordpress.com/. Se io mi definisco un “Angelo Caduto” (pur sempre sexy) Lenny è proprio un demone (naaaaa dai, è un pezzo di pane, simpaticissimo e soprattutto molto intelligente) ateo. L’ultimo suo post era proprio un commento al post di un amico che disquisiva del solito dramma Chiesa - cristianesimo - verità - invenzioni & Co.
Ateismo come rifiuto del credere all’esistenza di un dio, un essere superiore che muove la macchina della vita e che comunica, attraverso i suoi ministri di culto, i suoi voleri. Secondo l’ateismo, non esiste Dio e il tutto è relazionato alla natura ed al razionalismo della percezione.
Io la penso diversamente.
Siamo tutti ben coscienti delle malefatte della religione. La religione è una costante nella vita dell’uomo che si è sempre posto quelle due domante a cui ne la scienza, ne la religione stessa hanno, nel corso dei millenni, potuto dare una risposta: “Che origine abbiamo? (o che origine ha il mondo)” e “cosa c’è dopo la vita?”
Ebbene proviamo a fare un semplice gioco: “il gioco del perché?”. Chiunque ha già avuto modo di sperimentare questo gioco da bambini, ove tra i partecipanti (di solito due) uno fa una domanda iniziale e l’altro risponde, continuando poi il primo a chiedere “perché?”. Ebbene si giunge sempre ad un punto in cui non si può dare una risposta… La scienza e la religione provarono con due approcci diversi (uno razionale e l’altro metafisico – ta metà ta fysis – al di là del percettibile fisico) a dare risposte sull’origine del mondo.
La scienza arrivò alla teoria del Big Bang. Ebbene, perché successe? Cosa mosse l’universo a questa grande esplosione? Cosa c’è al principio di tutto? Ancora non lo sappiamo. A questo però supplisce la religione che venne a tappare in modo trascendentale i dubbi dell’umanità: Dio stava giocando a biglie con le mine sottomarine. Certo va precisato che le antiche religioni, che fossero monoteiste o politeiste, erano per lo più legate alla spiegazione dei fenomeni naturali che circondavano una umanità ancora troppo “giovane” per comprendere con adeguati strumenti, i meccanismi della terra.
Il cristianesimo portò una ventata di novità: innanzitutto una religione monoteista (di poco preceduta dal breve periodo di regno del faraone Akenaton, il primo ad introdurre in Egitto una religione monoteista) che propose quindi una gestione più semplice del culto: non c’era più un dio per ogni fatto naturale. Il dio del mare, quello delle guerre, quello del fuoco, quello delle vergini, venne sostituito con un dio unico. Una bella comodità! Basta pensare al modello unico che ogni anno ci troviamo a compilare per pagare l’irpef: esso sostituisce i modelli 740, 730 e presto sostituirà anche i sottotitoli delle pagine 777 del televideo.
Certo portò, secondo chi scrisse i vangeli e la bibbia, anche una serie di nuove condotte, per un dio che si dice buono ma che se sgarri senza pentimento ti getta nelle fiamme dell’inferno (che poi bisogna vedere quanto possa rispecchiare l’immaginario dantesco, visto che nessuno tra chi pensiamo ci sia finito, è mai tornato per raccontarlo).
Questo perché fondamentalmente alla fine della vita c’è… la morte. La cessazione di ogni sensazione, una cosa che viene a volte naturalmente, a volte causata, ma che incute paura in ognuno di noi che non abbia mai preso in considerazione gli insegnamenti del filosofo Epicuro (“in quanto cessazione di ogni sensazione, non dobbiamo temere la morte, in quanto quando siamo in vita la morte non ci tocca e, quando questa subentra, cessa la vita, quindi non ci siamo noi)
La paura della morte ha oggigiorno un picco di adesioni a causa della religione che ci ha continuamente propinato un Dio capriccioso e severo che ci sottopone, giorno dopo giorno, ad un esame tipo maturità se non addirittura al terzo grado di S.Pietro alle porte del Paradiso. Effettivamente S.Pietro i primi tempi semplicemente poneva domande inquisitorie. Poi durante il medioevo si è dedicato alle macchine di tortura (pensa a chi era appena trapassato proprio per la tortura inquisitoria… ) per dotarsi di lampada da 1000 mW (in collegamento diretto con la centrale elettrica divina) e macchina della verità. Peter ora ha già un paio di millenni, è giusto che sia un po’ rincoglionito… La burocrazia del Paradiso è lunga… L’altro giorno ho portato alcune pratiche di persone a cui ho fatto del bene per avere uno sgravio fiscale sulla pena che devo scontare qua sulla terra (come mi piace fare lo scemo)… una coda che non vi dico…
La paura della morte però è anche associata al dolore che la precede nella maggior parte dei casi…
Il mio personale approccio va inteso come l’avere tratto il buono da ogni aspetto: Dio ci diede il libero arbitrio (bene, sono libero di ammazzarti), purchè si rispetti il vincolo dell’amore verso il prossimo (ammazzarti di coccole).
Andiamo, il rispetto della natura coincide con il rispetto del creato! Chi inventa sistemi ultratecnologici per la salvaguardia del pianeta, lo fa nel rispetto delle regole di Dio… Io so amare: so amare i maschi… è naturale, succede anche tra gli animali… ma io sono un uomo e ne sono più cosciente in quanto non mi lascio andare all’istinto. Ma so che comunque so amare e rispettare il prossimo, allora che male c’è? Da nessuna parte è scritto che se ami un uomo allora bruci all’inferno!
Perché deprimersi con tanto pessimismo religioso o rodersi il fegato con l’ateismo alla continua ricerca di una contraddizione della chiesa? Dio è Dio, la chiesa…. Beh, è quello che è… ha un suo patrimonio ed una serie di poteri che deve difendere. La capisco…
Certo non accetto come molti del resto la vasta influenza che impone non solo nella politica ma anche nella società e che soprattutto per noi omosessuali porta un po’ di problemi non certo marginali.
E’ giusto battersi contro le ingiustizie promosse dalla cultura religiosa, nei nostri confronti. Soprattutto se consideriamo l’alea di ipocrisia che circonda le chiese (eh, va beh… questo si sa’)
Ma a me personalmente piace pensare che lassù c’è qualcuno che ha creato il mondo per fare del bene. Che ci ha detto fate quello che volete, purchè cerchiate di farlo con amore. Qualcuno che tappa quel buco a cui non so rispondere…

Se poi quando trapasserò il confine vita-morte, sarò in grado di percepire, allora potrò dire “Cavoli!!! E’ tutto vero!” Per ora sospendo il giudizio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Uno dei migliori post che abbia mai letto! I valori che la Chiesa propone (valore dell'uomo, della vita, amore verso il prossimo...)sono davvero validi, ma sono valori che si ritrovano anche negli atei, perchè sono scritti dentro di noi. Purtroppo la religione a volte è davvero l'oppio del popolo: un modo per governare, per rendere ciechi. Come uomo che ama gli uomini, so molto bene quanto è difficile accettarsi e la società (soprattutto la Chiesa) certo non aiuta. Ma io sono felice di esssere esattamente così come sono. Un bacio

Loki ha detto...

Grazie... ho cercato di argomentare in modo ironico e un po' cabarettistico, ma tutti sappiamo come le cose per noi non siano semplici... ecco allora un sorriso per sdrammatizzare:)

FLAVIO ha detto...

Personalmente non credo nella chiesa come istituzione, e riguardo l'esistenza di Dio ho moltissime perplessità dovute alla continua percezione di dolore, di rabbia e di odio nel mondo che mi circonda. Se Dio esiste, è sicuramente dentro di noi, e se ci ha creati ci ha creati per trasmettere amore ( ammesso che non sia un Dio sadico ) e solo amndo ( chi non ha nessuna importanza ) noi riusciamo a dar vita reale a quel Dio. La chiesa non ha mai fatto questo, non ha mai cercato di appianare le differenze amando il prossimo, ma al contrario ha cercato e cerca sempre e da sempre di accentuare differenze e confini ... è un vero peccato che tanto potere venga usato in n modo così anacronistico e fuori luogo.