giovedì 20 settembre 2007

C'era una volta Cecco Rivolta...


... che rivoltava i maccheroni e se la fece nei calzoni...
Così faceva una filastrocca non molto felice che sentivo spesso dalla mia baby sitter. Cecco Rivolta. Cecchi Paone alla rivolta. Per associazione di idee giungo al nome di un "ribelle" che proprio ieri, durante la prima puntata della trasmissione "L'Isola Dei Famosi", si è rifiutato di votare a sfavore dell'uno o dell'altro compagno di viaggio, perseguento in modo decisamente arrogante una politica tutta sua (non del tutto scorretta, e tengo a sottolinearlo) andando contro le regole del gioco.
Non ho affatto digerito questo squallido comportamento da parte di Paone. Non è ammissibile che un giocatore accetti per contratto di partecipare ad un gioco televisivo, decidendo arbitrariamente di andare contro le regole del gioco stesso. Non è metaforicamente questo il modo di stare al mondo. Se ogni giocatore avesse appoggiato la linea direttrice di Paone, a questo punto il gioco stesso non aveva ragione di esistere: tanto meglio allora, rifare le valigie e tornare a casa. Quel gioco ha un regolamento. Cecchi Paone ha firmato un contratto accettandolo in tutte le sue clausole, e lo ha fatto ben prima di lasciare a terra gli occhiali da vista per poi tuffarsi in mare alla volta dell'isola.
Ritengo l'azione intrapresa da Alessandro, un capriccio mediatico. Ritengo tuttavia che il tempismo di tale sovversione sia decisamente corretto. Bene mettere in chiaro subito la sua posizione sovversiva nei confronti del gioco per permettere agli autori di prendere provvedimenti senza compromettere il gioco stesso.
Mi stupisce come una persona di buon intelletto come è Alessandro, e portatore di giusti principi in difesa della causa gay (anche se sempre con troppa arroganza piuttosto che con ragionevolezza), abbia avuto l'idea di compiere un gesto simile.
Conosceva benissimo il regolamento. Se non era d'accordo con codesto, perchè mai ha accettato di partecipare al gioco??? Forse perchè gli serviva visibilità mediatica utile per procedere con la sua affermazione dei diritti omosessuali? Quindi la trasmissione come mezzo promozionale del suo "partito"? Nulla di più squallido e disonesto...
Mi spiace per Alessandro, ma questa proprio non mi va giù. Al di la dell'essere giuste o no, tali regole fanno parte del gioco e tu le hai accettate con la firma di un contratto. E se cominciamo a dare così poco peso ai contratti scritti, tra poco non varrà neanche più la parola! Di conseguenza sparisce l'accordo, quindi cesserebbe di esistere qualsiasi tutela di affidamento giuridico. Mi sembra quasi un tentativo di gettare basi anarchiche nella società!!! (Si va beh, visione un po' iperbolica...)
Alessandro, se non sai stare alle regole del gioco, ritirati di tua spontanea volontà. Non hai diritto di ribellarti alle regole solo perchè a te non vanno (ribadisco, i principi secondo cui ti sei espresso contro queste sono giusti). Hai letto il contratto, lo hai sottoscritto, quindi accettato. E' come dire "buttare giù un governo che non funziona, ma poi rieleggerlo".
Altra azione un po' controversa è il ritiro da YouTube delle registrazioni della puntata di ieri sera per violazione dei diritti di Copyright di Rai.Net.
Bene, due sono le prospettive secondo cui io, personalmente, mi sento di valutare questa azione. Da una parte, considero ingiusto che una trasmissione su rete nazionale non possa essere diffusa, nel suo piccolo frammento, su YouTube, quanto a strumento di difesa della stessa immagine del programma. E' più che scontato che i consensi siano a favore si Simona Ventura, per due motivi: 1- Un contratto è un contratto. 2- Alessandro Cecchi Paone si è rivolto allo studio con troppa arroganza.
Tra l'altro "La tua spocchia te la puoi mettere da un'altra parte" non ha per niente la connotazione di offesa nei confronti della sua omosessualità: è un modo di dire talmente diffuso in tutti gli ambiti, che non ha neanche senso prendersela... Alessandro, in questo caso, mi è sembrato un po' troppo paranoico.
D'altra parte con la non pubblicazione su mezzi di diffusione mediatica così grandi, Simona Ventura (ovviamente conduttrice ma anche "front woman" dell'intera trasmissione e di tutti quelli che gravitano attorno) ha persino risparmiato una pessima figura a Paone stesso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Può darsi che invece fosse proprio nel contratto il "far finta di non stare alle regole"...

Loki ha detto...

No, dai, non possono scendere così in basso... se così fosse, sarebbe da prendere il televisore, romperlo in testa alla Simona e ficcare i pezzi a Paone "da un'altra parte"...