sabato 24 novembre 2007

Citazioni

22575493   Oggi ho avuto modo di leggere un post sul blog di Progetto Gay. E leggendo il primo commento che è stato postato (distillato7), a cui poi è seguito il mio, mi sono fermato a pensare. Effettivamente molti di voi che hanno seguito il mio blog avranno notato che non navigo in acque proprio limpide, la mia vita non è certo delle più serene.

  Beh!?!? Non sono mica l'unico!!! E personalmente ritengo che ognuno di noi debba ricordarsi che tutti abbiamo problemi, che la vita, come dice una canzone dance che tutti sicuramente ricorderanno, è fantastica perchè tu te la complichi. E sono i problemi della vita a farci capire che stiamo vivendo. Altra citazione (sono in vena, lo so, è patetico): "... che gusto c'è a vivere se non ci si può sentire vivi?" (ricordate il film? Quizzzzzzz....!).

  Personalmente, essendo cosciente della mia natura di essere umano, so che, dal momento che siamo filosoficamente definiti "animali politici", in fondo la nostra tendenza è quella di Demotivation interagire col mondo che ci circonda. E' vero quello che diceva la cangurona della Vodafone: è tutto intorno a te. Ma se ti fermi a guardare il mondo che ti gira intorno senza interagire, non coglierai mai l'essenza della vita.

  Oddio, non voglio dire che interagendo col mondo ognuno raggiunge la conoscienza filosofica dei principi primi dell'esistenza!!! Voglio solo dire che la nostra primaria formazione è fatta di esperienza.

team_ball   Quindi non ritengo una gran cosa chiudersi nella propria tristezza, lamentarsi sempre e continuamente dei propri problemi. Bisogna muoversi, reagire! Sono solo? Perchè rimanerlo, lamentandosene?? Cerchiamo altre persone sole e strigiamo amicizia. Ho dei problemi? Cerchiamo di risolverli!

  Chi continua a lamentarsi della propria cattiva sorte, senza reagire, è colui che in primis non è volenteroso nel voler cambiare la propria situazione. Qualcuno definirebbe queste persone "egocentriche" perchè, in fondo, nel loro stato ci navigano bene, l'importante è avere qualcuno che continui a dirgli "poverino, nessuno ti capisce". Ma se davvero si è coscienti di avere un problema, perchè non cercare di risolverlo? Non è mai troppo tardi per farlo, ognuno è in tempo per fare il suo piccolo. La sorte poi non è detto che ci sorrida. Ma almeno potremmo dire: "ci ho provato, e continuo a provarci!"

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei davvero un ragazzo col sale in zucca, caro Loki, e mi piace ciò che hai scritto. Non c'è nulla da aggiungere e, se mi permetti, vorrei ricordare una famosissima frase di Luis Sepulveda: VOLA SOLO CHI OSA FARLO. Un mega bacione dalla solita rompiscatole (ormai lettrice del tuo blog) DE!!

Loki ha detto...

Ciao DE!!!!
Grazie per il tuo commento, ed effettivamente la tua citazione di Sepulveda calza proprio a pennello con l'argomento... Proprio bella, peccato non averci pensato...
Pazienza, ci hai pensato tu!

Anonimo ha detto...

Ciao Loki, benvenuto! Mentre davo la buona Domenica al blog Progetto Gay, ho trovato il suo benvenuto a te e, quindi, ti auguro un buon soggiorno nel web! Anch'io sono omosessuale... Perciò... Posso capire ogni tua sensazione ^_^ Un saluto! Passa nel mio blog se ti va ;)

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il fatto dell'universit� io mi sono fermata alle superiori perch� non so come siano strutturate. Anche perch� non so nemmeno se andr� anch'io in quel posto l�... Boh...

PROGETTO GAY ha detto...

Carissimo Loki, dopo aver avuto il piacere di parlare a lungo con te ieri sera leggo questo tuo post e ne sono felice. Ammiro il tuo atteggiamento positivo e credo onestamente che sia una gran cosa, tuttavia il post contiene, a mio avviso, un pizzico di moralismo, come se chi non si dà una mossa lo facesse solo per ignavia. Certo in parecchi casi può essere così e a quelle persone non farebbe male anche una brusca strigliata, ma esistono altre situazioni, che non appaiono all’esterno e che rischiano di far passare per individui inerti e proclivi al vittimismo anche quelli che, in condizioni di vita non dico normali, ma anche solo relativamente meno pesantemente vincolanti, apparirebbero individui animati da una spinta morale positiva pari alla tua. Posso dirti per esperienza che così come non è tutto oro quello che luccica, non è nemmeno tutta ignavia quella che tale appare. Il paragone è forse un po’ tirato per i capelli ma, in fondo, ragionando come fai tu le vittime sarebbero vittime solo o principalmente si se stesse, cosa che non corrisponde alla realtà. Il disagio esiste, c’è chi “può” reagire e chi “non può”. Non puoi dire ad una persona fisicamente debole che vincere le olimpiadi è solo questione di volontà individuale è una semplificazione troppo radicale che se sottolinea i meriti diciamo così dei forti, è ingenerosa nei confronti dei deboli. Il mio discorso non è un discorso teorico, ho conosciuto diverse persone che tendevano a lasciarsi andare, persone di tutte le età e, quando il colloquio diventava tanto diretto da poter capire i veri motivi dei loro atteggiamenti, l’unica cosa che potevo fare era rimanere in silenzio e non aggiungere altro, restando semplicemente vicino a quelle persone. Vorrei dire che molto spesso l’inerzia e la tendenza ad abbandonarsi hanno radici profondissime che non possono essere messe da parte con un sintetico “tu non vuoi”.

Loki ha detto...

@Not Only Gay

Prendo atto del tuo commento. Hai ragione, in certi casi, questo mio post può risultare forse un po' troppo riduttivo.
Tuttavia quello a cui volevo arrivare, con questa argomentazione che è si riduttiva, è proprio al paragrafo finale: fare qualcosa che non significa per forza riuscire a cambiare la propria situazione, ma inteso come cercare di dare sempre il meglio di se stessi. Non voglio sottolineare questo comportamento come stile di vita. Io lo prendo in considerazione come semplice cura ai nostri problemi.
Però fermiamoci a pensare: io non posso credere che qualsiasi persona, che abbia un problema, non faccia minimamente nulla per risolverlo, che ci riesca oppure no. Significherebbe prendere in considerazione un soggetto che soffre di depressione (al quale quindi è la malattia che lo allontana da ogni buon proposito) oppure appunto qualcuno pigro...

PROGETTO GAY ha detto...

Non posso negare che quello che scrivi ha la forza di un estremo buon senso al quale mi arrendo ben volentieri. In sostanza mi sento d’accordo con quello che dici, con due riserve, una a favore di chi sta veramente male e l’altra circa la possibilità di dividere in modo chiaro la patologia dalla vita quotidiana, per il resto, che è poi la sostanza del discorso, concordo pienamente.

Anonimo ha detto...

l'ho voluto rileggere questo tuo post oggi.. perchè "in certi giorni" in cui ti senti giu e tutto ti sembre che ti venga addosso queste tue parole sono una manna dal cielo. il tuo blog mi piace molto. e mi aiuta davvero a comprendere anche alcuni lati di me che vorrei seppellire e non vedere.. ma che è giusto che io comprenda perchè fanno parte di me e della mia identià.
grazie angelo loki per le tue parole ricche di significato
ciauz....